È stato un anno d’oro per  Piazza Affari, con le quotazioni che sono state quasi il triplo rispetto all’anno scorso. Le ipo (initial public offering, cioè l’offerta pubblica iniziale di titoli azionari con cui una società colloca parte di tali titoli per la prima volta sul mercato borsistico offrendoli al pubblico degli investitori), registrate nel 2021 sono state 50, rispetto alle 21 del 2020 e alle 36 del 2019. Euronext Growth Milan (Egm), cioè il segmento riservato alle piccole e medie imprese, continua a segnare il maggiore numero di quotazioni, rispetto a Euronext Milan (suddiviso nei vari segmenti, tra cui Euronext Star Milan). Un anno quindi d’oro, guardando al numero delle quotazioni e in termini di capitali raccolti, ha spiegato Fabrizio Barini, senior banker di Integrae Sim: “Ci aspettiamo lo stesso il prossimo anno”.

Mercato oltre il pre-pandemia

Il mercato si rifà sulla pandemia e oltre a recuperare i numeri del 2019 li supera quasi il doppio. Il listino Egm domina la scena del 2021 e su 50 quotazioni in totale ne mette a segno 45, riprendendo i numeri del 2019 (in cui ne aveva registrate 32) e andando oltre l’anno difficile del 2020 (in cui ne aveva segnate solo 20). Euronext Milan (che si rivolge principalmente a imprese di media e grande capitalizzazione, che intendono attrarre risorse per finanziarie un progetto di crescita), invece, ne ha registrate cinque nel 2021 (due nel 2019 e una nel 2020).

Il segmento di Euronext Star Milan (cioè quello delle imprese eccellenti che punta ad aumentare la loro visibilità verso gli investitori italiani ed esteri) porta a casa una sola quotazione nel 2021, dopo aver saltato il 2020 e averne registrate due nel 2019. Sono tre però le società che nel 2021 si sono trasferite in questo mercato.

Dicembre è il mese in cui Euronext Growth Milan ha decisamente superato se stessa. Con 13 quotazioni ha doppiato o triplicato tutti gli altri mesi dell’anno. Seguono novembre (con sette quotazioni), luglio (sei) e maggio (quattro). Per Euronext Milan il mese più favorevole è stato quello di novembre (due), mentre l’unico per Euronext Star Milan è stato quello di maggio (uno).

Borsa ai raggi X

La fotografia di Borsa Italiana scattata dall’ultimo bollettino statistico dalla Consob riguardo il primo semestre del 2021 ci aiuta a fare un ragionamento anche sull’andamento di Piazza Affari. Il report rileva innanzitutto un aumento di 2,8 punti in un anno per arrivare al 34,8% a fine giugno. In aumento sono anche gli investimenti nell’azionario rispetto all’obbligazionario, il numero e gli utili delle società quotate che passano da 382 a 389 (grazie soprattutto ai debutti sul listino delle piccole e piccolissime imprese).

Le società industriali e dei servizi quotate sul listino principale (l’ex Mta) hanno registrato nel primo semestre, spiega sempre la Consob, un aumento degli utili a 11,1 miliardi (più dell’intero 2020 che è stato di 10,7 miliardi) rispetto a 1,8 miliardi nel primo semestre 2020, mentre quelle quotate sul mercato Euronext Growth hanno realizzato utili per 75,9 milioni contro la perdita di 30,3 milioni cumulata nella prima metà dell’anno scorso.

Positivi anche i profitti delle banche (7,5 miliardi di euro dai precedenti 100 milioni) e delle assicurazioni (da 1,5 a 2,5 miliardi). In calo, invece, il fenomeno delle vendite allo scoperto (-20,1% su base annua le posizioni nette corte al 30 giugno 2021).

Cresce il portafoglio titoli detenuti da intermediari italiani (+4,69%) e i depositi bancari di famiglie e imprese (+2,9%). Di segno positivo (+17,5% a 245,8 miliardi) la raccolta lorda di strumenti finanziari da parte dei fondi d’investimento (Oicr), mentre si riduce la raccolta di prodotti assicurativi a prevalente contenuto finanziario da parte degli intermediari italiani (-2,6% a 18,7 miliardi).

Dalle banche agli advisor: chi ha partecipato

Se guardiamo ai consulenti che hanno banchettato al buffet borsistico, la banca di investimento Integrae Sim è la vera protagonista del 2021. È intervenuta in qualità di global coordinator e nomad per sei volte e quattro come global coordinator ed euronext growth advisor, partecipando in totale a dieci ipo. Al secondo posto si posiziona Envent Capital Markets che registra una quotazione come euronext growth advisor, tre come global coordinator ed euronext growth advisor e quattro come global coordinator e nomad. Alantra guadagna il terzo posto partecipando nel 2021 a ben sei operazioni.

Con quattro Ipo, a pari merito, si posizionano Intesa Sanpaolo, Equita Sim, Bper Banca e Banca Finnat. Seguono con tre Mediobanca, Intermonte Sim e illimity, mentre sono sei le banche che sono intervenute nell’arco dell’ultimo anno in solo due quotazioni: Ubs, Goldman Sachs International, Bestinver Securites, Banca Akros, Banca Profilo e Corporate family office Sim.

Con otto operazioni Gianni & Origoni è stato l’advisor legale più redditizio. Segue con sette Lca Studio Legale e con sei Grimaldi Studio Legale. Advant Nctm e Simmons & Simmons hanno registrato cinque ipo, mentre Chiomenti e Dla Piper quattro.

Hanno partecipato a tre quotazioni White & Case e Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, mentre gli studi legali Straclex, Pedersoli, Linklaters, Legance, Dwf e Dentons ne hanno registrate solo due. Ben dieci studi sono intervenuti in tutto l’anno in un’unica ipo.

Tra gli advisor finanziari, invece, quello ad aver registrato più quotazioni è stato Ambromobiliare (sei), seguito da Emintad Italy (quattro) e Thymos Business & Consulting e Ir Top Consulting con due. La maggior parte degli advisor, invece, ha partecipato solo in un’operazione in tutto il 2021.

Titoli, chi sta andando meglio

Emerge tra le performance migliore degli ultimi tre mesi quella dell’azienda Seco che opera nel mercato della tecnologia progettando e producendo soluzioni tecnologiche per clienti industriali: passa da 5,82 (al 28 settembre) a 9,08 euro ad azione (al 28 dicembre) e registra così una variazione di crescita del 56,01%.

Presente in positivo anche Spindox che opera nel mercato dei servizi e dei prodotti Ict (Information & communication technology): passando da 11,75 a 16,70 euro ad azione, la società registra un tasso di crescita del 42,13%. Acquazzurra, un’agenzia di vendita di spazi pubblicitari sui maggiori media, registra una crescita del prezzo delle azioni del 20,20% (da 9,9 a 11,9 euro), mentre Aton green storace, attiva nel mercato dell’ingegnerizzazione e produzione di sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici, del 18,21% (da 6,26 a 7,40 euro).

Investitori, liquidità e trend del prossimo anno

Un anno positivo, sia in termini di quotazioni che in termini di capitali raccolti. “Al 9 dicembre contiamo 166 aziende quotate. Nell’ultimo anno in totale le ipo registrate sono state 36, di cui tre nel mese di dicembre, ed entro la fine dell’anno ne arriveranno altre”, ha sottolineato Fabrizio Barini (nella foto), senior banker di Integrae Sim, specializzata nella strutturazione di operazioni di equity capital market sul mercato Euronext Growth Milan. E le attese sono state raggiunte. Nel 2021 sono state superate le 40 operazioni che si aspettava Integrae Sim, tra cui quelle delle due società fintech, Iscc fintech (Integrated system credit consulting fintech) e Finanza.tech.

A prevalere, anche se lo scenario resta molto diversificato, sono stati i settori delle tecnologie, ma anche quello dell’industria e dei servizi finanziari. L’indice Euronext grown milan ( l’ex l’indice Aim) “è quello che ha performato meglio, con un rialzo del 56% contro il 40% dello Star e il 20% dello Ftse Mib. Ci aspettiamo che questo trend continui”, ha sottolineato Barini.

Nel parterre degli investitori al momento prevalgono gli italiani. “Sono un centinaio, anche se a pesare di più è stato solo il 40% di questi”, ha aggiunto il senior banker di Integrae Sim. Il prossino anno, però, si aspetta di vedere aumentare il numero di quelli esteri, come conseguenza dell’integrazione della Borsa Italiana a quella francese.

In termini di liquidità la crescita è stata notevole, ha spiegato Barini. Il numero dei contratti è aumentato del 100%, mentre il controvalore scambiato ha fatto più del 125%, tutti superiori a tutto il 2019. “Secondo noi il 2022 non sarà da meno”, ha aggiungo il senior banker.

Articolo aggiornato al 3 gennaio 2021 ore 12:49, riguardo i dati del 2021.

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