Abu Dhabi investe sull’Italia. L’Abu Dhabi Investment Authority (Adia) ha infatti acquisito, tramite una sua controllata, una quota di minoranza in Dedalus Holding, azienda che fornisce software sanitari, dalla società di investimento Ardian, che rimane l’azionista di controllo.

Ardian, che non specifica quale quota ha venduto, era salita al 75% della società costituita a Firenze nel 1982, e fra le aziende leader in Europa nel settore dell’informatica sanitaria, nel maggio scorso, dopo aver acquisito il 60% nel 2016, rilevando tramite Ardian LBO Fund VI, il 14% del capitale da HC Leo sa (Hutton Collins Partners e The Three Hills Capital Partners), il 35,59% da Mandarin Capital Partners e il 10,41% da Health Holding Company srl, controllata da Giorgio Moretti, fondatore e amministratore delegato di Dedalus e oggi presidente.

“Dal nostro investimento in Dedalus nel 2016, la società è diventata un leader europeo nel settore del software sanitario – ha commentato Dominique Senequier, Fondatrice e Presidente di Ardian – . Oggi, diamo il benvenuto ad ADIA nel capitale e continuiamo a supportare Dedalus nel suo percorso di sviluppo per diventare un player internazionale chiave nel mercato di riferimento”.

Dedalus

Fondato a Firenze nel 1982 da Moretti, il Gruppo Dedalus è fornitore di software sanitari e diagnostici e oggi registra un fatturato di 700 milioni di euro. La struttura azionaria garantisce stabilità e grande capacità finanziaria grazie alla presenza di Ardian, la più grande società di investimenti privati in Europa e la quarta nel mondo. A partire dal 2016, Dedalus ha accelerato la sua strategia di espansione puntando su una crescente domanda di soluzioni ICT e di “Clinical Transformation and Innovation” nell’ecosistema sanitario complessivo. Presente in oltre 40 paesi, oggi Dedalus ha una forte presenza in Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Irlanda, Nord Europa, Austria, Svizzera, Spagna, Cina, Brasile, Australia, Nuova Zelanda e diverse sedi in America Latina, Medio Oriente e Africa. Grazie al suo indiscusso portafoglio di soluzioni all’avanguardia e di nuova generazione, Dedalus copre l’intero spettro delle esigenze degli operatori sanitari, supportando oltre seimila ospedali e cinquemila laboratori in tutto il mondo.

Le operazioni

Ora Abu Dhabi investe in Dedalus, che è cresciuta molto anche tramite acquisizioni. L’ultima è avvenuta nel marzo scorso e ha riguardato il 100% di Amphi Systems, società dedicata alla digitalizzazione dei processi di assistenza d’emergenza, dall’ambulanza al pronto soccorso. L’operazione, avvenuta con la consulenza di Giovannelli e Associati (Fabrizio Scaparro, Paola Pagani e Augusto Fracasso)  è servita per consentire a Dedalus di accelerare la trasformazione digitale della gestione delle cure di emergenza, grazie alle soluzioni complementari apportate da Amphi Systems. Nel maggio 2020, invece, la controllata Ardian aveva siglato il closing dell’acquisizione di parte del business IT nel settore sanitario di Agfa-Gevaert, realtà attiva nella tecnologia di imaging e nelle soluzioni IT con oltre 150 anni di esperienza con quattro divisioni: Radiology Solutions, HealthCare IT, Digital Print & Chemicals e Offset Solutions. A luglio di quell’anno poi la società fiorentina aveva acquisito – per 525 milioni di dollari cash (circa 459 milioni di euro) – parte dell’americana Dxc Technology, una delle più grandi società al mondo di servizi It, quotata al Nyse. Il business acquisito riguardava la divisione Software solutions per il settore healthcare, che vale 250 milioni di dollari e 2.125 dipendenti.

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