L’italiana Sant’Anna scommette al di là della Alpi per la crescita internazionale puntando su un brand che diversamente dal suo dna può traghettarla verso collaborazioni nel lusso, nello sport, nell’hotellerie.
L’azienda italiana attiva nel mercato delle acque minerali con il marchio Sant’Anna, ha annunciato l’acquisizione della francese La Compagnie des Pyrénées (Lcdp), società leader nella produzione di acqua minerale sostenibile e titolare del marchio Eau Neuve per un investimento che ammonta a circa 50 milioni di euro.
L’ad Bertone: “Puntiamo sull’Horeca”
L’acquisto dell’attività rappresenta un investimento strategico per Acqua Sant’Anna, mirato a rafforzare la sua posizione a livello internazionale e ampliare l’offerta di prodotti premium nel segmento delle acque minerali. Come ha spiegato al Corriere della Sera l’ad e presidente di Acqua Sant’Anna Alberto Bertone l’operazione punta a far entrare nel portafoglio della società un brand molto attivo nel settore dell’Horeca, ovvero hotel e ristorazione, “con prodotti di altissima gamma”, assicura Bertone.
“Ora – spiega Bertone – possiamo integrare la nostra offerta per famiglie con quella sartoriale di Eau Neuve che imbottiglia in vetro o in eleganti bottiglie in alluminio, come pure in brick di carta. Proprio questo prodotto ci spalanca le porte di nuove collaborazioni con marchi, eventi: per squadre di calcio, griffe di moda e abbigliamento, catene di hotel come fa Eau Neuve. Abbiamo raccolto tante richieste negli anni ma ci mancava la possibilità di brandizzare la nostra acqua”.
Gli advisor
Pwc Tls ha assistito Acqua Sant’Anna per gli aspetti legali relativi al contratto di acquisizione e alla due diligence con un team composto da Alberto Gallarati, Greta Guazzotti e Margherita Petey e supportato, per gli aspetti di diritto francese, da Pwc Société d’Avocats, con Isabelle de La Gorce e Youlia Haidous. Pwc Tls ha altresì assistito Acqua Sant’Anna per gli aspetti di due diligence fiscale con Alessio Rolando e Paolo Sommi, supportati da Pwc Société d’Avocats con un team guidato da Nicolas Arfel. La due diligence finanziaria è stata curata da Pwc Business Services con un team composto da Giorgio Falcione e Maurizio Favaro.
Scouting Capital Advisors, che ha agito con un team composto dal managing partner Giuseppe Mario Sartorio e dall’associate director Marco Croci, ha originato e seguito per conto di Acqua Sant’Anna l’operazione in tutti i passaggi, avvalendosi anche del supporto di Excalibur Capital in fase di origination, che ha operato con un team guidato dal partner Marcin Tobor.