Advanced Micro Devices si aggiunge ufficialmente alla battaglia per il monopolio dei microchip, elementi fondamentali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. La multinazionale Usa produttrice di semiconduttori con sede a Sunnyvale, in California, fondata nel 1969, sta infatti per acquisire il produttore di server Zt Systems per una cifra monstre: 4,9 miliardi di dollari.

L’obiettivo è espandere il proprio portafoglio di chip e hardware per l’Ai e, come anticipato, contrastare il colosso Nvidia. Fondata nel 1994, Zt Systems è un’azienda privata specializzata nella progettazione di computer e infrastrutture per il cloud computing, l’intelligenza artificiale e l’informatica generica. Sebbene non renda noto l’elenco dei suoi clienti, le offerte dell’azienda sono parte integrante di alcuni degli aspetti più avanzati e costosi dell’attuale rivoluzione dell’Ai.

Alcuni dettagli dell’operazione

L’operazione prevede il pagamento del 75% in contanti. Tutto il resto verrà coperto da azioni. Zt Systems, società a capitale limitato e attore chiave nel cloud computing e nelle infrastrutture di intelligenza artificiale, genera ricavi annui di circa 10 miliardi di dollari, la maggior parte del quale deriva dalla sua unità di produzione.

I dipendenti sono circa 2.500. Amd prevede di mantenerne circa 1.000, il che comporterà circa 150 milioni di dollari di spese operative annue. L’amministratore delegato di Zt Systems, Frank Zhang, entrerà a far parte di Amd e riferirà al responsabile dei data center Forrest Norrod. 

L’operazione dovrebbe concludersi nella prima metà del 2025. Amd si aspetta che l’operazione contribuisca ai risultati finanziari adjusted entro la fine del prossimo anno. La lieve diluizione derivante dall’operazione nel primo anno dopo la chiusura nel 2025 sarà compensata dalle maggiori vendite di unità di processori grafici, creando un effetto di pareggio per l’operazione. mentre si prevede che l’acquisizione accelererà la crescita dei ricavi a partire dal 2026.

La strategia di Amd: in arrivo uno scorporo

Amd intende inoltre separare l’attività di produzione di server da parte di Zt Systems e venderla una volta conclusa l’operazione, poiché “non c’è l’intenzione di competere con aziende come Super Micro Computer, ha aggiunto Su, pur ammettendo di non aver avuto ancora colloqui con potenziali acquirenti.

Secondo gli analisti, la vendita dell’attività di produzione di Zt Systems non avrà alcun impatto su Amd nel lungo periodo. Su ha detto il mese scorso che l’azienda prevede di incassare quest’anno circa 4,5 miliardi di dollari di ricavi da chip AI. Tra i clienti dell’azienda figurano Microsoft e Meta Platforms

Perché Amd punta a Zt Systems

I requisiti di calcolo per l’intelligenza artificiale hanno imposto alle aziende tecnologiche di mettere insieme migliaia di chip in cluster per ottenere la quantità necessaria di potenza di calcolo dei dati. L’assemblaggio di un numero così elevato di chip rende sempre più importante la composizione di interi sistemi di server, ed è questo il motivo per cui Amd sta acquisendo ZT Systems.

In un’intervista a Reuters, Lisa Su, Ceo di Amd, ha dichiarato che “i sistemi di intelligenza artificiale sono la priorità strategica numero uno del gruppo. Gli ingegneri di Zt Systems consentiranno ad Amd di testare e distribuire più rapidamente le sue ultime unità di elaborazione grafica Ai alla scala richiesta da giganti del cloud computing, come ad esempio Microsoft”.

Zt Systems si è affermata come partner fondamentale per giganti della tecnologia come Intel e Nvidia, fornendo soluzioni di elaborazione ad alte prestazioni, Gpu, 5G e storage, settori in diretta concorrenza con il core business di Amd. Il mercato si domanda dunque se l’acquisizione è una mossa strategica di crescita o è anche una tattica per bloccare la concorrenza.

Cosa cambia per Amd

Con l’acquisizione di Zt Systems, Amd acquisisce competenze e risorse essenziali che potranno aiutarla a integrare meglio i suoi processori con hardware personalizzato progettato per l’elaborazione ad alte prestazioni, un requisito essenziale per le moderne applicazioni di intelligenza artificiale. E posizione Amd come leader verticalmente integrato nel mercato dei data center, che dovrebbe raggiungere i 600 miliardi di dollari entro il 2028.

Controllando l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione del chip all’integrazione del sistema, Amd è in grado di offrire ai propri clienti un pacchetto completo, perché potrà sfruttare i suoi attuali clienti di Cpu e Gpu per adottare una soluzione più completa e ridurre al minimo la dipendenza da hardware di terze parti, garantendo una perfetta integrazione dei suoi prodotti.

Questa acquisizione è un elemento chiave della strategia più ampia di Amd volta a consolidare la propria presenza nei mercati dell’intelligenza artificiale e dei data center. Il gruppo ha già investito 1 miliardo di dollari nella creazione di un solido ecosistema attorno ai suoi prodotti e l’aggiunta di Zt Systems rappresenta un significativo passo avanti in questo sforzo.

Il divario con Nvidia

Secondo gli analisti Advanced Micro Devices rimane distante da Nvidia in termini di predominio nell’intelligenza artificiale. Tuttavia l’acquisizione di ZT Systems la avvicina di un passo a diventare un concorrente più temibile. La visione strategica dell’amministratore delegato Lisa Su continua a orientare l’azienda in una direzione che promette crescita e competitività a lungo termine.

Ci vorrà del tempo prima che l’impatto completo di questa acquisizione si concretizzi, ma è probabile che la posizione rafforzata di And nei mercati dell’intelligenza artificiale e dei data center produrrà dei benefici nel lungo periodo. In questo senso gli investitori possono aspettarsi un’offerta di prodotti migliorata e una posizione più competitiva nei confronti di giganti del settore come Nvidia.

Reazione del mercato

Le azioni di Amd sono salite di oltre il 4,5%, mentre quelle di Nvidia del 4,3%: l’intero settore ha guadagnato terreno nella seduta che si è chiusa lunedì. Per gli azionisti di Advanced micro Devices  questa acquisizione rappresenta un segnale positivo.

E anche il mercato vede di buon occhio l’operazione. In questo senso vanno le parole di Ben Bajarin, Ceo di Creative Strategies: “Senza dubbio questo dà loro un lock-in molto più forte con i clienti dei data center e, per questo motivo, è un vantaggio netto per la loro strategia di ricavi a lungo termine”.

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