La società di advisory Astraco lancia Astraco Capital Holding (Ach), un’iniziativa di investimento privata che punta ad acquisire il controllo di aziende nel contesto del passaggio generazionale e con l’obiettivo di creare valore nelle proprie controllate attraverso una strategia di investimento distintiva. L’obiettivo è quello di Ach di impiegare fino a 100 milioni di euro per i prossimi tre-quattro anni.
La holding, che sarà partecipata al 60% dal management team di Astraco e al 40% da un gruppo di investitori privati, avrà capitale sociale iniziale superiore al milione, destinato a crescere progressivamente con la realizzazione delle operazioni di acquisto di partecipazioni nelle aziende selezionate.
Il consiglio di amministrazione della holding sarà composto dal presidente e amministratore delegato Nino Dell’Arte (nella foto) e dai partners Laura Della Chiara, Gianni Dini e Bernardo Calculli.
Il collegio sindacale sarà composto da Giuseppe Alessandro Galeano e Francesca Marchiori (Pavia & Ansaldo) e da Matteo Cipriano (Advant Nctm).
La holding
Nel dettaglio, Ach beneficerà della competenza industriale degli investitori che parteciperanno al programma con due modalità di ingaggio: in modo “strutturale”, cioè prendendo parte a tutte le operazioni organizzate da Ach con una percentuale predefinita di capitale, e in modo “selettivo”, aderendo di volta in volta al singolo progetto attraverso uno schema di co-investimento volto a garantire ampia flessibilità di partecipazione.
La mission sarà creare valore sostenibile acquisendo partecipazioni in aziende performanti e nel contesto di passaggi generazionali complessi. Le aziende target, attraverso il business model o l’offerta di beni e servizi, dovranno contribuire al miglioramento dell’ambiente o del benessere sociale, con il tema della sostenibilità al centro della strategia. La holding fornirà capitale e competenze.
Gli advisor
I soci di Ach ed il management team sono stati assisiti nella strutturazione dallo studio Advant Nctm con i partner Manfredi Luongo, Matteo Trapani e Pietro Zanoni e dall’associate Lorenzo Foot.