Alberto Bombassei è il vincitore del Premio Parete 2021 per l’eccellenza nell’economia e per l’esempio dei suoi traguardi da portare agli studenti. Dopo l’annuncio dello scorso giugno da parte della giornalista Monica Maggioni, oggi all’interno dell’Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano l’imprenditore ha ricevuto il riconoscimento durante la cerimonia di premiazione, tornata in presenza alla sua quinta edizione dopo la premiazione in streaming del 2020, quando era stato insignito dell’onorificenza Giorgio Armani.
Il profilo
Neopresidente emerito di Brembo, azienda fondata con il padre Emilio nel 1961, a Bombassei è riconosciuto il valore di aver fatto impresa testimoniando il valore della conoscenza, per la centralità dell’educazione come impegno verso sé stessi e la società. Fondatore della società e Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 1993, dal prossimo dicembre lascerà il testimone a Matteo Tiraboschi. L’ingegnere è stato anche in politica: alle elezioni del 2013 si era candidato alla Camera dei Deputati con Scelta Civica per l’Italia. Ad ottobre dello stesso anno assunse la presidenza pro tempore di Scelta Civica, fino ad aprile 2014 quando decise di lasciare l’incarico.
Nel corso degli anni ha ricoperto diversi ruoli e ricevuto numerosi riconoscimenti e onorificenze, tra i quali: Premio “Capo d’Orlando” per la sezione “Scienza e Industria” (2019); Premio “Leonardo” (2017) conferitogli dal Presidente Mattarella; Premio Automotive Hall of Fame (2017); investitura a Commendatore dell’Ordine Reale di Isabella la Cattolica (2014) da parte dell’Ambasciatore di Spagna in Italia; Premio Ernst & Young “L’imprenditore dell’anno” (2012); Premio “Tiepolo 2012”; investitura a Cavaliere del Lavoro (2004) da parte del Presidente Ciampi; Premio Leonardo “Qualità Italia” (2003).
“Penso di aver fatto un po’ di tutto. Non ho rimpianti su cose che non ho fatto”, afferma Bombassei durante la cerimonia di premiazione. E guardando al domani, dice: “Credo che ci sono state delle decisioni prese troppo velocemente alla luce delle trasformazioni che stiamo vivendo. La scienza deve essere aperta a 360 gradi e, per questo, non bisogna focalizzarsi solo sull’elettrico, se si guarda, ad esempio, al campo dell’automotive. Non è realistico pensare che il 2035 segni la fine della macchina come la intendiamo oggi”. Tuttavia Brembo sta lavorando, racconta Bombassei, anche a freni innovativi pensati proprio per le vetture elettriche.
Brembo è oggi un gruppo mondiale e innovatore riconosciuto della tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. È fornitore dei costruttori più prestigiosi a livello mondiale – autovetture, motocicli e veicoli commerciali – di sistemi frenanti ad alte prestazioni, nonché di frizioni e altri componenti per il settore racing. Brembo ha inoltre un’indiscussa supremazia nel settore sportivo con oltre 500 campionati mondiali vinti nel tempo. La società opera in 15 Paesi di 3 continenti, con 29 siti produttivi e sedi commerciali, contando sulla collaborazione di oltre 12mila persone. Di queste, circa il 10% sono ingegneri e specialisti di prodotto che lavorano nella ricerca e sviluppo.
Il premio
Ad accogliere Alberto Bombassei sono stati Gianmario Verona (Rettore Università Bocconi), Ferruccio de Bortoli (Presidente Associazione Vidas e membro del Comitato Scientifico del Premio Parete), i più alti rappresentanti del Corpo della Guardia di Finanza e Donato Parete (Fondatore del Premio Parete e figlio di Ermando Parete). Il programma ha visto anche la consegna delle Borse di Studio Premio Parete 2020 e 2021 a due studenti talentuosi e meritevoli dell’ateneo milanese.
Il Premio Parete nasce nel 2017 per ricordare la vita e l’impegno di Ermando Parete, finanziere superstite del campo di sterminio nazista di Dachau. Sopravvissuto alla tragedia della Shoah, Parete ha dedicato l’ultima parte della sua vita a diffondere l’entusiasmo per la vita e l’importanza della memoria attraverso attività divulgative tra i giovani.