A poche settimane dal rinnovo dei vertici di Amco, la Corte dei Conti approva la gestione 2021 della società di intermediazione finanziaria interamente partecipata dal Mef, attiva sul mercato dei crediti deteriorati e guidata da Marina Natale (in foto).
Amco, il bilancio presenta una duplice connotazione
L’esercizio 2021, si legge in un comunicato, presenta una duplice connotazione: positiva, per quanto attiene al buon andamento delle generali attività di gestione dei crediti deteriorati, con sensibile crescita di volumi; negativa, per l’effetto finanziario seguito alla rivalutazione delle posizioni del compendio acquisito (fine 2020) da Monte dei Paschi di Siena, con esposizioni caratterizzate da un Gbv (gross book value) di 8,1 miliardi di euro, un valore netto nominale di 4,2 miliardi e conseguenti rettifiche di valore per 528,6 milioni di euro, da cui è scaturita una perdita netta civilistica di 419,3 milioni.
Tra le componenti attive, crescono rispettivamente dell’83,6 e del 91,3% gli interessi attivi e passivi, con un ulteriore aumento del “Margine di interesse”, pari al 78%. Si conferma rilevante l’incidenza dei costi amministrativi (+118%) sulla dimensione complessiva del bilancio. Crescita analoga (+92%) registrano i costi operativi.
La patrimonializzazione
Per quanto attiene ai dati patrimoniali, l’attivo 2021 (6,1 miliardi di euro, circa) è in calo del 10,3% sul 2020 e il patrimonio netto si attesta a 2.394.010.320 euro (-15%). Anche i dati del bilancio consolidato evidenziano una diminuzione delle voci attive (dai 6.900.373.000 euro del 2020 ai 6.187.592.000 del 2021), risultate peraltro lievemente maggiori, nel complesso, di quelle dell’attivo individuale, soprattutto per la crescita delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
Sale, su un altro versante, il volume delle passività finanziarie rispetto al bilancio individuale. Il dato consolidato del patrimonio netto si presenta migliorativo rispetto a quello individuale, per l’incremento dell’utile, del sovrapprezzo di emissione e dell’operazione Monte dei Paschi di Siena.
Sul fronte dell’attività di gestione e recupero dei crediti conferiti nei Patrimoni Destinati delle ex banche venete, i flussi di cassa retrocessi da Amco ammontano a 639 milioni di euro (357 relativi al Gruppo Vicenza e 282 al Gruppo Veneto Banca), con un risultato in crescita rispetto a quello 2020 (431 milioni). I dati gestionali 2021, migliori di quelli 2020, registrano 665 milioni di euro di incassi, a fronte dei 612 precedenti.