Amplifon ha sottoscritto una nuova linea di credito revolving sustainability-linked con un sindacato di banche per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro.

Questa nuova linea, della durata di tre anni e l’opzione di estensione per ulteriori due anni a discrezione della società, dota Amplifon di maggiore flessibilità finanziaria, rafforzando ulteriormente la solida posizione di liquidità del Gruppo, diversificando le fonti di finanziamento ed estendendo la scadenza media del debito.

L’impegno di Amplifon sulla sostenibilità

In linea con la strategia di sostenibilità di Amplifon, la nuova linea di credito revolving è legata a specifici indicatori del Piano di Sostenibilità, che contribuiscono inoltre al raggiungimento di alcuni Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 20230 delle Nazioni Unite. Il raggiungimento degli obiettivi legati agli indicatori Esg, inoltre, attiverà un meccanismo di aggiustamento del margine applicato alla linea di credito.

Questo finanziamento, che fa seguito alle due linee di credito Esg sottoscritte nel 2021, si inserisce nel percorso di ulteriore integrazione di obiettivi Esg nella strategia operativa e finanziaria del Gruppo Amplifon, a testimonianza dell’ambizione di creare valore a beneficio di tutti gli stakeholder.

Le banche coinvolte e gli advisor

La linea di credito è stata concessa da un sindacato di primari istituti finanziari globali composto da Bnp Paribas (Milan Branch), CaixaBank S.A. Succursale Italiana, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank (Milan Branch), e Unicredit, nel ruolo di lead arrangers, e da Banca Nazionale del Lavoro, nel ruolo di agent. In quest’operazione White & Case ha agito in qualità di consulente legale per Amplifon, mentre Clifford Chance ha agito in qualità di consulente legale per il sindacato di banche.

I conti del primo trimestre di Amplifon

Sotto il profilo finanziario, nel primo trimestre la società guidata da Enrico Vita (in foto) ha registrato ricavi consolidati pari a 540,3 milioni di euro, in crescita del 9,3% a cambi costanti e del 9,0% a cambi correnti rispetto al primo trimestre del 2022. L’Ebitda ricorrente ammonta a 123,5 milioni di euro, in aumento del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un’incidenza sui ricavi pari al 22,9%, in aumento di 10 punti base. Il risultato netto su base ricorrente pari a 34,9 milioni di euro, in crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2022; il free cash flow è pari a 46,3 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto all’eccellente risultato riportato nel primo trimestre 2022 per maggiori investimenti. L’indebitamento finanziario è pari a 826,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto agli 830 milioni di euro al 31 dicembre 2022, nonostante la stagionalità, dopo Capex per 26,6 milioni di euro e investimenti netti per M&A per 38,8 milioni di euro, con leva finanziaria al 31 marzo 2023 in riduzione a 1,48 volte.

“Abbiamo iniziato il 2023 con una forte crescita dei principali indicatori economici rispetto ai primi tre mesi del 2022, nonostante un periodo di confronto molto sfidante e un mercato ancora al di sotto dei livelli storici, benché in ripresa rispetto agli ultimi tre trimestri. Abbiamo guadagnato quote di mercato in tutte le aree geografiche nelle quali operiamo e accelerato il ritmo delle acquisizioni bolt-on, con circa 100 nuovi negozi rilevati da inizio anno a oggi tra Nord America, Europa e Cina. Alla luce di quanto fatto finora, nonostante le note incertezze del quadro macroeconomico e geopolitico, ci sono tutti i presupposti affinché il 2023 possa essere un altro anno di significativa crescita e ulteriore rafforzamento della leadership globale di Amplifon”, ha commentato il ceo.

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