Un anno positivo per Hat, società di gestione del risparmio indipendente guidata da Ignazio Castiglioni (nella foto) e presieduta da Nino Attanasio. La società ha chiuso il 2021 con ottimi risultati: con sette operazioni concluse, cinque acquisizioni e due vendite, è stata tra le più attive in Italia nel private equity.

Oltre agli obiettivi raggiunti dai quattro fondi gestiti, sia di nuove sottoscrizioni, sia in termini di operazioni di investimento con l’acquisizione di cinaque nuove società e la vendita di due, il management di Hat ha ottenuto anche il pieno controllo della società, rilevando il residuo 30% detenuto da Tecno Holding, società finanziaria partecipata da Camere di commercio, società del sistema camerale e l’Unione italiana delle Camere di commercio, presieduta da Carlo Sangalli e creata da Enrico Salza.

“La trasformazione tecnologica è, oggi più che mai, la chiave per un futuro ancora migliore: un pianeta più sano, un’economia più intelligente, una comunità diversa e inclusiva e un percorso più ampio verso la prosperità. Con l’acquisizione del 30% del capitale della sgr, rafforziamo il nostro impegno nel settore del risparmio a beneficio degli investitori in una fase di rapidi cambiamenti”, ha commentato Castiglioni, co-fondatore e amministratore delegato di Hat.

Performance e obiettivi

Nello specifico, il Fondo Hat Technology & Innovation – con una dotazione di 110 milioni di euro – ha concluso la raccolta superando la dimensione obiettivo, ha perfezionato sette operazioni di cui cinque acquisizioni e una cessione. Si tratta di Huma Therapeutics, società tecnologica attiva nel settore del digital health, che ha sviluppato una piattaforma modulare che supporta l’assistenza di prossimità e la telemedicina in forma digitale in differenti aree mediche; Burke & Burke, società tecnologica attiva nel settore medical technology attraverso la commercializzazione di dispositivi biomedicali dedicati alla diagnosi e al trattamento del paziente in ‘area critica’; Safety21, società tecnologica attiva nel settore smart mobility e smart road attraverso l’offerta di soluzioni tecnologiche avanzate per la sicurezza stradale; Luisa Via Roma, società attiva nel settore e-commerce mediante la commercializzazione di prodotti fashion & luxury sulla piattaforma tecnologica proprietaria; Platum, società tecnologica innovativa attiva nel settore della mobilità elettrica urbana (e-mobility) producendo monopattini elettrici ed e-bike; e Marval, società attiva nel settore della meccatronica, acquisita dal Fondo Hat Technology & Innovation nel 2018 insieme al Fondo italiano d’investimento.

Infine, il fondo ha ceduto a un veicolo societario partecipato dal fondo Metrika Tech e da Aegida Investments, Advice Group, società acquisita nel 2019 e specializzata in tecnologica innovativa attiva nel settore marketing technology attraverso la piattaforma di digital marketing, loyalty & promotion.

Il Fondo Hat Sicaf – con una dotazione iniziale di 42 milioni di euro -, invece, ha perfezionato complessivamente 13 operazioni di investimento e 10 dismissioni e ha ceduto una società registrando un rendimento superiore al 40% in termini di Irr con un ritorno pari a quasi sette volte il capitale investito.

Il Fondo Hat Sistema infrastrutture e il Fondo Hat Ict sono giunti a conclusione a seguito della totale alienazione del portafoglio generando un ritorno netto significativo, pari rispettivamente a 3,1 volte e 2,5 volte il capitale investito. Nel primo caso, il Fondo Hat Sistema infrastrutture, con una dotazione di 130 milioni di euro, ha effettuato operazioni di investimento in otto società, tra cui Sia (gruppo europeo leader nella realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici per carte di credito, pagamenti digitali e servizi di rete dedicati alle istituzioni finanziarie, ceduta a Cdp Equity nel 2019 e successivamente fusa in Nexi) e Interporto Solare (produttore di energia grazie al più grande impianto fotovoltaico italiano su tetto realizzato sull’interporto di Padova, ceduta a ContourGlobal Solar Holdings Italy, una joint venture tra ContourGlobal e Credit Suisse Energy Infrastructure Partners).

Il Fondo Hat Ict, con una dotazione di 50 milioni di euro, ha generato incassi per i sottoscrittori pari a 2,5 volte il capitale investito avendo effettuato operazioni di investimento in otto società, tra cui Gpi (azienda di tecnologia e servizi per la Sanità, che Hat ha contribuito a quotare in Borsa nel 2016 e oggi scambia sul mercato Mta), Lutech (gruppo leader in Italia nei servizi Ict per la digital trasformation, ceduta a One Equity Partners e oggi nel portafoglio dei fondi di Apax Partners) e Wiit (azienda leader in Italia nel cloud computing, che Hat ha contribuire a quotare in Borsa ed oggi scambia sul segmento Euronext Star).

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