Auctus Capital Partners, gestore tedesco-italiano di fondi di private equity, ha acquisito per 40 milioni di dollari il 98,25% del capitale delle controllate di Babcock & Wilcox Enterprises, Inc., fornitore di servizi energetici e ambientali con sede negli Stati Uniti, ossia Spig, azienda novarese riconosciuta a livello internazionale per l’ingegnerizzazione e la realizzazione di sistemi di raffreddamento industriale, e Gmab, società svedese specializzata nella progettazione di sistemi di trattamento dei fumi industriali.

Auctus ha co-investito con Alberto Galantini e Costante Alverà, rispettivamente Ceo e Cfo di Spig che hanno rilevato il restante 1,75% delle quote. L’operazione è stata finanziata da un pool di investitori composto da Anthilia Capital Partners Sgr, Green Arrow Capital Sgr e Ver Capital.

Gmab e Spig, un po’ di storia

Fondata nel 1936, Spig ha dimostrato di essere tra i gruppi più attivi a livello internazionale nel proprio settore, affacciandosi con successo sui mercati di tutto il globo arrivando oggi a generare oltre l’80% del proprio fatturato fuori dall’Europa. Nel proprio percorso di crescita, la società ha saputo adattarsi alle necessità del mercato di soluzioni di raffreddamento industriale sempre più efficienti con il minor spreco possibile di risorse energetiche ed idriche.

Più giovane Gmab, fondata nel 1988 a Goteborg, in Svezia, dove si è affermata sul mercato con lo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento di fumi in applicazioni industriali ed energetiche, dapprima in nord Europa e successivamente nel resto del continente. Con un giro d’affari cumulato di circa 100 milioni di euro, oggi l’azienda opera in più di 80 paesi nel mondo e conta oltre 200 dipendenti.

“Con sedi in Italia, Germania, Svezia, Brasile, Cina, Corea, Emirati Uniti e Arabia Saudita -è il commento di Marco Bortot, Head of Auctus Italy- il gruppo composto da Spig e Gmab è una piccola multinazionale con alti contenuti di livello tecnologico ed ingegneristico, rappresentando l’ennesimo caso di un’eccellenza italiana, anche grazie alla guida strategica di un’eccellente management team”.

Gli advisor

L’operazione è stata guidata per Auctus Capital Partners da un team composto da Nicolas Himmelmann, Marco Bortot, Robert Knorrek, Francesco Valli, e Federico Belluschi, assistiti dallo studio PedersoliGattai per gli aspetti legali e fiscali con un team composto, per i profili corporate, da Edoardo Pedersoli insieme a Matteo Pietrogrande, Gioele Rossi e Alessandro Nanni, nonché da Consuelo Citterio e Daria Davoli per i profili legati al finanziamento e da Andrea de’ Mozzi per gli aspetti fiscali insieme a Vincenzo De Angelis e Raffaella Colucci.

Ha curato la due diligence finanziaria un di team Ey composto da Lucia Mazzuero, Matteo Cerri, Stefano Robotti, Niccolò Cerruti Zacconi ed Alberto Miotti.

Lo studio Russo De Rossa Associati ha prestato assistenza ai manager Alberto Galantini e Costante Alverà con riferimento a tutti i profili legali e fiscali di strutturazione del reinvestimento, alla negoziazione dei relativi accordi di co-investimento, ai profili carried del piano di incentivazione, nonché alla negoziazione dei nuovi accordi di management, con un team multidisciplinare coordinato da Andrea Bolletta e Alessandro Manico e composto da Antonio Lopetuso e Giulia Fontanetto.

Dentons ha agito con un team multidisciplinare guidato dal partner Luca Pocobelli, coadiuvato dalla counsel Marilina Di Lauro e dagli associate Arianna Belli e Sergio Del Balzo, per i profili di diritto societario. Il partner Michele Carpagnano e la senior associate Giulia Giordano sono intervenuti in relazione alle tematiche antitrust e Golden Power. Il partner Luca De Menech, insieme all’associate Martino Ruggiero, ha curato gli aspetti giuslavoristici. I profili di diritto svedese sono stati seguiti dallo studio legale Vinge con un team coordinato dal partner Kristian Ford.

Advant Nctm è intervenuto in relazione al finanziamento con un team composto dal partner Giovanni de’ Capitani di Vimercate e dal managing associate Paolo Porena. Ey ha curato la due diligence finanziaria con un team guidato dai partner Lucia Mazzuero e Matteo Cerri e composto da Stefano Robotti (director), Nicolò Ceruti Zacconi (director) e Alberto Miotti (manager).

Nomura ha assistito Babcock & Wilcox in qualità di advisor finanziario con un team composto da Roberto Ferraris (Managing Director), Nicolò Verdoni (Executive Director), Flavio Ciotti (Associate) e Tommaso Gubitosi (Analyst).

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