L’Aussa è il fiume che scorre in Friuli. Il ferro è uno dei materiali più lavorati da Aussafer, azienda fondata nel 1966 a San Giorgio di Nogaro, vicino Udine. Dal 2020 è entrata nel portafoglio di 21 Invest, gruppo di investimento europeo fondato e guidato da Alessandro Benetton. “Il nome? Forse è stato uno dei compromessi più facili” ammette Giacomo Citossi, amministratore delegato, mentre ripercorre brevemente la storia del gruppo: “Negli anni 60 eravamo un’impresa artigiana. Siamo cresciuti a un livello di produzione industriale negli anni 90, poi, tra il 2010 e il 2020, abbiamo conquistato in Italia la leadership del settore. L’ingresso di 21 Invest nell’anno del Covid ci ha aperto ulteriori scenari. E adesso guardiamo a nuovi traguardi”.
Tradotto: per Aussafer è il momento di espandersi anche in Europa. La recente acquisizione della tedesca Hailtec va in questa direzione (leggi qui il nostro approfondimento): “Abbiamo scelto questa società in Germania perché a noi molto complementare. Con il loro ingresso nel gruppo riusciamo a completare al meglio la nostra presenza sul mercato”, spiega Citossi. Già, ma qual è il mercato di cui si parla?
Polo italiano della lavorazione dell’acciaio: un po’ di storia
Aussafer è attiva nella lavorazione dei metalli ad alta tecnologia ed è specializzata nel taglio laser di precisione. “La tecnologia del futuro, senza dubbio, che si è evoluta piuttosto velocemente, permettendoci di ridurre i costi ed essere sempre più competitivi rispetto a tecnologie alternative. Tra l’altro con il laser si è anche più sostenibili, perché consente un minor consumo di energia”.
Due operazioni di m&a in Italia hanno permesso al gruppo di creare il primo polo italiano basato nel Nord-Est. La prima, Ramo, nel 2021, la seconda, Laserjet, nel 2022. Un polo che esporta in tutto il mondo: Germania, Uk, Austria, Francia, Croazia, Canada, Svezia, Brasile, ha sviluppato progetti anche in Cina per grandi centrali idroelettriche. Gli sbocchi sono nel settore della manutenzione del verde, dell’automazione, dei motori elettrici e del medicale. E poi pompe di calore, presse e compattatori dei rifiuti per la raccolta differenziata.
Aussafer, strategie e obiettivi
“Il nostro obiettivo per il 2024 è certamente quello di consolidare presenza e attività in Italia, dove approfondiremo settori per noi strategici – prosegue Citossi – ma certamente ci si muove anche in parallelo. Questo vuol dire che sì, Hailtec non è l’unica operazione a cui stiamo lavorando”. L’area di azione resta quella compresa tra Italia e Germania, dove Aussafer può disporre di oltre 100mila metri quadri coperti di stabilimenti attivi.
Continua il manager: “Il Nord Est, assieme alla Bavaria e al Baden-Württemberg sono le tre aree dove si concentra la produzione industriale europea. Acquistiamo metalli, li lavoriamo tagliandoli con il laser, li pieghiamo e li saldiamo anche tramite robot. Questo può avvenire solo grazie a una tecnologia di altissimo livello e un know-how unico, elementi indispensabili che trovano manifestazione in una business unit focalizzata sulla prototipazione dei motori elettrici”.
“Settore frammentato, ampi margini di crescita anche con nuove acquisizioni”
Il fatturato del 2023 del gruppo ha superato i 100 milioni di euro, con una quota crescente generata all’estero, pari oggi a circa il 30%. Un dato percentuale destinato a crescere nel corso dei prossimi anni. “Questo è l’obiettivo – è il commento di Citossi -. Il nostro è un mercato che ha ancora ampi margini di crescita, grazie anche al fenomeno del reshoring per il quale le produzioni ad alto valore aggiunto stanno tornando in Europa dal Far East. Chi ne sta beneficiando di più sono le due grandi manifatture europee, Italia e Germania, che sono leader in questo tipo di lavorazioni”.
Conclude Citossi: “Aussafer è un progetto destinato a proseguire nel lunghissimo periodo. Vogliamo diventare la piattaforma di aggregazione del settore leader in Europa perché c’è la possibilità di farlo sia grazie a una crescita organica, sia tramite nuove acquisizioni. Negli Stati Uniti questo già accade naturalmente ed è la scelta giusta”.