Il 2021 di Azimut si è chiuso con un utile di 605 milioni di euro, segnando così un crescita del +59%. Si tratta di un risultato senza precedenti nella storia del gruppo attivo nel risparmio gestito, che porterà l’assemblea a proporre la distribuzione ai soci di un dividendo di 1,3 euro per azione, pagato direttamente per cassa. Questo supera del +30% l’ammontare versato lo scorso esercizio e vale un rendimento del +6%, secondo i prezzi correnti di Borsa.


Andamento titolo Azimut Holding. Fonte: Borsa Italiana

Le cifre nel dettaglio

Lo scorso anno Azimut ha anche registrato una raccolta netta record di 18,7 miliardi e una performance netta media ponderata per i clienti del gruppo del +6,5% (e del +17% negli ultimi 3 anni).

Scendendo più nel dettaglio, Azimut ha registrato nel 2021 ricavi consolidati pari 1,449 miliardi, +38% rispetto all’anno precedente. Il margine lordo si è attestato sui 751 milioni (+55%) e il reddito operativo consolidato sui 707 milioni (+55%).

La raccolta è quadruplicata rispetto al 2020, anche grazie all’acquisizione di Sanctuary Wealth. Ciò ha portato il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato a fine dicembre a quota 83,2 miliardi (+38% rispetto a 12 mesi prima). Di questi, 54,1 miliardi fanno riferimento alle masse gestite, con le attività estere che ormai rappresentano il 40% del patrimonio complessivo.

La posizione finanziaria netta consolidata di Azimut a fine dicembre scorso risultava positiva per 408,5 milioni, una situazione in miglioramento rispetto ai 30,5 milioni di fine 2020. Anche il debito lordo si ridurrà infatti dai quasi 900 milioni di fine 2020 a circa 500 milioni alla fine di marzo 2022, anche grazie al rimborso del senior bond da 350 milioni che avverrà fra poche settimane.

Il commento

Gabriele Blei (nella foto), amministratore delegato di Azimut, ha tracciato le linee guida per il 2022: “Continueremo ad investire nello sviluppo del gruppo, focalizzandoci negli investimenti nel fintech e nei private markets, efficaci in un’ottica di diversificazione e di rendimento dei portafogli, così come nel business tradizionale”. Blei ha poi illustrato che l’esercizio in corso si pone l’obiettivo di “raggiungere una raccolta netta compresa tra 6-8 miliardi di euro e un utile netto di almeno 400 milioni di euro in condizioni di mercato normali”.

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