Azimut Libera Impresa Sgr, per conto dei fondi di private equity Azimut Demos 1 e Az Eltif – Ophelia, ha siglato un accordo vincolante per l’acquisto dell’80% di Cbg Acciai. A vendere sono Xenon Private Equity Vii e la famiglia Filippini Fantoni, la quale reinveste con una quota di minoranza.
Nell’operazione, assieme a Azimut, il gruppo di investimento lussemburghese Hld Group, che investe con una quota di minoranza.
L’amministratore delegato di Cbg Acciai, Uberto Filippini Fantoni, ha sottolineato: “Riteniamo Ali e Hld partner ideali per supportare il percorso di crescita che vogliamo effettuare sia per linee interne sia attraverso mirate acquisizioni in Italia e all’estero”.
Il profilo di Cbg Acciai
Fondata nel 1966, Cbg Acciai si occupa della lavorazione, trasformazione e commercio di lame in acciaio. Ha sede a Caronno Pertusella (Varese) e a oggi controlla undici società oltre alla capogruppo. L’attività produttiva della società è svolta tramite nove impianti e i suoi prodotti vengono distribuiti a livello globale in più di 100 Paesi.
Il gruppo ha chiuso il 2021 con un volume di affari pro-forma pari a 50 milioni di euro e con un Ebitda di circa 15 milioni di euro.
Le banche
A finanziare l’acquisizione sono state le banche Monte dei Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo, Bper Banca e Banco Bpm.
Gli advisor
Il coordinamento dell’operazione è stato eseguito da Federico Scalaberni, in qualità di Cfo del gruppo Cbg Acciai. Per Xenon Private Equity Vii l’acquisizione è stata seguita internamente dal Ceo Franco Prestigiacomo e Francesco Banfi.
Lato compratori, Azimut Libera Impresa ha condotto l’investimento con il proprio team composto dall’Ad Marco Belletti (nella foto), dal partner Marco Bernardi, dall’investmenet manager Matteo Provezza e dall’associate Ilaria Lancia. Mentre per Hld ha collaborato con il team composto dal partner Alessandro Papetti, dall’associate director Davide Vitrani e dall’associate Guglielmo Cucchiara.
Azimut Libera Impresa Sgr e Hld sono stati assistiti per i profili legali da Giovannelli e Associati, da Mn Tax & Legal e da Orrick. Della financial due dilgence si è occupato Alvarez and Marsal, della tax due diligence Spada Partners e della due diligence ambientale Erm. Advisor di business è stato Oliver Wyman, advisor m&a Pea Commercialisti, con Fabrizio Pea e debt advisor Essentia. Lazzati Rizzi ha, invece, curato la strutturazione dell’operazione.
Per Giovanelli e Associati ha agito un team composto, per gli aspetti corporate dell’operazione, da Alessandro Giovannelli, Matteo Bruni, Claudia Raimondi e Filippo Noci e, per gli aspetti relativi al finanziamento, da Valerio Fontanesi e Massimo Giordano.
Il gruppo di lavoro di Mn Tax & Legal è stato composto dal partner Emiliano Nitti, dalla senior associate Giulia Perizzi, dall’associate Mattea Carretta e dai junior associate Marco Romeo e Chiara Rinaldi.
Orrick, con il partner Pietro Merlino, ha analizzato gli aspetti antitrust dell’investimento di Hld.
Per Spada Partners hanno agito partner Luca Zoani, i senior associate Pasquale Miracolo e Matteo Danelli e gli associate Pierpaolo Colucci e Gianmaria Bascherini
Hanno poi affiancato i venditori in qualità di advisor legali gli studi Pavia e Ansaldo e Chiomenti.
Pavia e Ansaldo ha operato con il socio Giuseppe Besozzi e la associate Erica Lepore.
Chiomenti ha agito con un team multidisciplinare composto dal socio Luigi Vaccaro con gli associate Maria Laura Zucchini e Jacopo Frontali per gli aspetti societari, il socio Raul-Angelo Papotti e la senior associate Elisabetta Pavesi per gli aspetti fiscali e la senior Fiona Gittardi per gli aspetti giuslavoristi.
Mentre le banche finanziatrici sono state seguite dallo studio legale Dentons, con un team coordinato dal partner Alessandro Fosco Fagotto e composto dal senior associate Tommaso Zanirato e dall’associate Giulia Caselli Maldonado.