Banca Finint sta affinando in queste ore la sua offerta da presentare a Exor per rilevare i quotidiani del Nord Est di proprietà del gruppo Gedi.

E’ quanto apprende Dealflower da fonti a conoscenza del dossier che precisano come la proposta dovrebbe essere inviata sul tavolo della holding degli Agnelli nelle prossime ore.

Banca Finint, ecco gli asset nel mirino

Gli asset finiti nel mirino di Enrico Marchi (in foto), presidente di Banca Finint, sono Il Piccolo, Il Messaggero Veneto, La Nuova Venezia, La Tribuna di Treviso, Il Corriere delle Alpi, La Gazzetta di Mantova, Il Mattino di Padova.

Da quanto si apprende Banca Finint non scenderebbe in campo da sola ma insieme ad una cordata composta da altri soggetti.

La nota ufficiale di Banca Finint

Banca Finint, nelle vesti di promotore e sottoscrittore diretto, ha presentato, spiega una nota che conferma quanto anticipato da questo giornale, per conto di una Newco appositamente costituita, un’offerta a Gruppo Gedi per rilevare la proprietà delle testate “Il Piccolo”, “il Messaggero Veneto”, “il Mattino di Padova”, “la Tribuna di Treviso”, “la Nuova di Venezia e Mestre”, “il Corriere delle Alpi” e “Nordest Economia”.

Le parti avvieranno ora una trattativa in esclusiva per consentire lo svolgimento della due diligence e, parallelamente, procederanno alla predisposizione e discussione dei documenti contrattuali che disciplineranno l’operazione. La stipula dell’accordo, condizionata al buon esito delle trattative, è prevista entro il mese di giugno 2023, fermo restando che l’accordo diverrà definitivo al soddisfacimento delle usuali condizioni sospensive per operazioni di questa natura e delle procedure previste dalle vigenti disposizioni.

Della Newco in questa prima fase fanno parte, oltre a Finint, Alessandro Banzato (Acciaierie Venete), Enrico Carraro (Gruppo Carraro), Federico De’ Stefani (Sit Group), le famiglie Nalini (Gruppo Carel) e Zanatta (Tecnica Group), Videomedia (società attiva nel campo televisivo con TvA e TeleChiara).

“Sono particolarmente lieto di questa iniziativa concepita insieme a una compagine azionaria estremamente qualificata – dice Enrico Marchi, presidente di Banca Finint – Contiamo nelle prossime settimane di coinvolgere anche rappresentanti della miglior imprenditoria del Friuli Venezia Giulia. Le testate in questione sono un asset di straordinaria importanza per la comunità triveneta, cui ci proponiamo di dar voce sempre più estesa e autorevole anche sul piano nazionale, con un Gruppo improntato all’informazione multimediale. Le redazioni giornalistiche, dunque, con competenze ed esperienze che costituiscono un unicum su scala Nordest, di questo progetto di sviluppo sono il fulcro fondamentale, da valorizzare e integrare nel lungo periodo. E le relazioni con le comunità dei diversi territori – conclude Marchi – sono il massimo patrimonio da coltivare”.

Chi è Enrico Marchi

Classe 1956, è un imprenditore veneto da sempre legato al territorio. É presidente di Banca Finint,  controllato da Finanziaria Internazionale Holding, basata a Conegliano Veneto. Il gruppo gestisce circa 10 miliardi di euro di attivi, di cui circa 2,9 miliardi nel private banking, 3,5 miliardi nell’asset management e 3,6 miliardi nel segmento Npe. Ha uffici a Milano, Roma, Trento, Torino e Firenze; è presente nel private banking, corporate finance, private equity, securitisation e finanza strutturata, asset management e capital markets.

Dal 2000 Marci è presidente della Save, il gestore dell’aeroporto di Venezia che sotto la sua presidenza è diventato uno tre aeroporti intercontinentali italiani. Save è il terzo sistema aeroportuale del Paese (Venezia e Treviso) con 14,8 milioni di passeggeri nel 2019. Dal 2014, con l’acquisizione del 40% della società Catullo Spa, gestisce il polo aeroportuale del Nord-Est, comprensivo degli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, che insieme, nel 2019, hanno totalizzato oltre 18,5 milioni di passeggeri. Nel dicembre 2009 Save ha perfezionato l’atto di acquisizione del 27,65% di Bsca, società di gestione dell’aeroporto Brussels South Charleroi Airport, attraverso un consorzio formato da Save al 65% e Holding Communal al 35%.

Anche Caltagirone interessato

Un altro soggetto interessato ai quotidiani è Francesco Caltagirone. L’industriale romano nelle scorse settimane ha confermato ufficialmente il suo interesse per gli asset del gruppo Gedi. Caltagirone edita già Il Messaggero, Il Mattino di Napoli, il Corriere Adriatico, il Nuovo Quotidiano di Puglia. Inoltre è già presente nel Triveneto con Il Gazzettino di Venezia.

Secondo indiscrezioni la cifra per gli asset messi in vendita si aggirerebbe intorno tra i 30 e i 40 milioni di euro.

 

 

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