Stretta finale per l’acquisizione di Banca Profilo, +5% a Piazza Affari stamattina, per quella che di fatto sembra sia diventata una corsa a due. Da una parte Banca Popolare di Sondrio, che già nei mesi scorsi aveva manifestato interesse nei confronti della banca italiana fornitrice di servizi di private banking e servizi finanziari. Dall’altra il private equity francese Twenty First Capital, che subentra così a River Rock, che in passato era stato al centro di voci per un possibile ingresso al di sotto del 30%.
L’azionista di riferimento di Banca Profilo, la cui attività si concentra nei settori di private banking, finanza, attività estera (Svizzera in primis), e corporate center, è Sator Private Equity Fund, con il 62,4% del capitale. È da almeno due anni che il fondo guidato da Matteo Arpe sta cercando di cedere la sua quota, in vista della scadenza del fondo, già prorogata, assistita dalla banca d’affari Lazard. Al lavoro ci sono anche gli advisor di Wepartner, boutique finanziaria fondata da Angelo Provasoli.
Banca Popolare di Sondrio, i cui risultati del 2022 mostrano un utile superiore agli 11 milioni e ricavi in crescita del 6%, potrebbe essere interessata ad acquisire l’intero pacchetto da Sator. Ma secondo gli ultimi rumors, Twenty First Capital avrebbe già recapitato un’offerta di tipo vincolante. Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, il valore dell’operazione è pari a 100 milioni di euro circa.

Banca Profilo e le trattative del passato
River Rock, fondo di private equity internazionale, aveva presentato lo scorso mese di febbraio un’offerta vincolante per il 29% di Banca Profilo, rimanendo al di sotto della soglia di Opa, operazione poi risoltasi in un nulla di fatto. Stesso esito l’ipotesi paventata l’anno prima, per una rilevazione di una quota pari al 30% per una cordata di imprenditori a capo della quale figuravano i titoli di L&B Partners, Flavio e Michele Di Terlizzi, e che coinvolgeva anche un esponente della famiglia Moratti, che presiede il gruppo Saras.
Un altro soggetto che in passato aveva manifestato interesse per Banca Profilo, che opera attraverso controllate consolidate, quali Profilo Real Estate, Banque Profil de Gestion Sa e Arepo Fiduciaria, è Banor Sim, la cui offerta vincolante era stata respinta a febbraio 2021, per poi riaccendere l’interesse due mesi dopo aprendo all’idea di rilevare le attività di Banca Profilo a eccezione di Tinaba, fintech lanciata nel 2015 per consentire i pagamenti e i trasferimenti di denaro attraverso lo smartphone, per poi abbandonare ogni velleità poche settimane dopo. Sul tavolo, in quel periodo, era finita anche una proposta mista, in contanti e carta con ipotesi di fusione, da parte di Finint Banca, investment bank fondata da Enrico Marchi e guidata da Fabio Innocenzi.
Grf Banca Profilo by Borsa Italiana
Reazione del mercato
Banca Profilo guadagna a Piazza Affari il 5% a metà mattinata, raggiungendo un massimo intraday pari a 0,226 euro ad azione, livello che non si vedeva da aprile 2022. Il titolo legato all’istituto milanese di private banking ha superato i due livelli di resistenza precedenti pari a 0,2140 e 0,22, con nuovo obiettivo a quota 0,23, record inviolato ormai da quasi un anno.