L’assemblea dei soci di Banco Bpm, che si è svolta a porte chiuse, ha approvato a maggioranza il bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 e la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione. All’assise erano presenti circa 2.800 azionisti tramite rappresentante designato, portatori del 59,79% del capitale sociale. Dalla lettura del libro soci emerge un arrotondamento della quota di Crédit Agricole che consolida il suo ruolo di primo azionista salendo dal 9,18% al 9,904% del capitale. Capital Research and Management Company si conferma secondo azionista con il 4,988%, davanti a Davide Leone and Partners Investment Company con il 4,697% e a Norges Bank con il 3,317%.
Banco Bpm, Castagna confermato ad e Tononi presidente
Il nuovo board è guidato Massimo Tononi e comprende Giuseppe Castagna (amministratore delegato designato), Maurizio Comoli (vicepresidente), Mario Anolli, Paolo Bordogna, Paola Ferretti, Marina Mantelli, Chiara Mio, Alberto Oliveti, Eugenio Rossetti, Manuela Soffientini, Luigia Tauro, Mauro Paoloni, Paolo Boccardelli e Nadine Faruque. Il nuovo collegio sindacale è composto da Marcello Priori, quale presidente, Maurizio Lauri, Nadia Valenti, Silvia Muzi e Elbano De Nuccio come sindaci effettivi. I sindaci supplenti nominati sono Mario Tagliaferri, Marina Scandurra, Sara Antonelli.
Tononi, ingresso nuovi soci dimostra valore banca
Nel corso dell’assemblea il presidente Tononi ha espresso soddisfazione per la nuova compagina azionaria della banca. “In questi anni”, ha detto, “la banca ha avuto una trasformazione significativa anche dal punto di vista della compagine azionaria che si è arricchita di numerosi e importanti nuovi azionisti, tra i quali enti e istituzioni di assoluto prestigio a livello nazionale e internazionale”.
“Siamo molto orgogliosi di essere riusciti ad aggregare attorno a un progetto comune delle istituzioni nazionali di grande rilievo che credono in noi”, ha aggiunto riferendosi al patto delle fondazioni e degli enti previdenziali che aggrega l’8,3% del capitale, come pure “ci fa piacere ricordare Crédit Agricole che è entrata nell’azionariato della banca con una partecipazione importante e con la quale abbiamo in essere una collaborazione nell’ambito del credito al consumo e concordato, di recente, l’avvio di una partnership per la valorizzazione della bancassurance“.
“La presenza di un azionariato tanto importante e di questa qualità conferma il potenziale di Banco Bpm ed è un chiaro segnale della considerazione, anche prospettica, di cui gode la banca. La preponderante presenza di importanti investitori istituzionali che conferma la nostra natura di public company è sempre stata ben chiara al Board il cui obiettivo è sempre stato e rimane quello di prendere decisioni nell’interesse di tutti i nostri azionisti e stakeholder per lo sviluppo sostenibile della nostra azienda”.
Castagna, Banco Bpm pronta a crescere da sola
I solidi risultati registrati nel 2022 permettono alla banca di procedere in un percorso stand alone, allontanando i rumors secondo cui Banco Bpm potesse essere uno dei protagonisti del risiko bancario.
“I risultati raggiunti nel 2022”, ha detto il ceo, “dimostrano quanto la nostra banca sia una realtà solida, pronta a crescere autonomamente, con le necessarie risorse materiali e manageriali per affrontare le sfide e le incertezze che si dovessero presentare. Questa condizione ideale, di equilibrio ed efficienza, è il risultato di un impegno straordinario profuso nell’arco di sei anni in contesti di mercato, normativi e congiunturali quasi mai favorevoli quando non critici”.
Castagna ha inoltre sottolineato che “l’attenzione alla dinamica del conto economico è andata in parallelo con il costante sostegno della clientela che si è concretizzato nella crescita su base annua del 3,3% dei crediti netti in bonis ‘core’ che si attestano a circa 103 miliardi, a fronte del mantenimento di un’elevata qualità del portafoglio crediti. Le nuove erogazioni nel corso del 2022 sono aumentate del 17,1% raggiungendo i 26,5 miliardi di euro. La componente a famiglie e imprese appartiene per il 96% alle classi di rating migliori, con rischio da basso a medio”.
La banca ha chiuso il 2022 con un utile netto adj record di 886 milioni. I ricavi si sono attestati a 4,7 miliardi (+4,3% rispetto al 2021).Il crescita anche il dividendo che si attesta a 0,23 euro per azione.
Aggiornamento piano industriale con nuovi target
Castagna “non solo” ritiene “ampiamente raggiungibili” i target per il 2023 e l 2024, rivisti al rialzo lo scorso febbraio ma si dice anche “sicuro che la banca abbia tutto il potenziale per dare ai suoi stakeholder soddisfazioni anche superiori in termini di performance e di relativa remunerazione degli azionisti”.
“Una delle nostre più importanti priorità per i prossimi mesi sarà quindi quella di predisporre un aggiornamento del nostro piano strategico, sempre in una logica stand alone che, sono convinto, potrà porsi l’obiettivo di superare i target recentemente annunciati”, ha aggiunto.
Secondo il numero uno di Piazza Meda il piano strategico 2021-2024 “era stato accolto dai mercati come difficile e ambizioso, ma lo stiamo già nella sostanza ampiamente battendo grazie alla nostra crescente forza commerciale, alla sempre più efficace disciplina sui costi, alla difesa e ulteriore valorizzazione della qualità degli attivi, all’indubbia solidità del bilancio e del patrimonio”. Ora “il nuovo contesto macroeconomico e finanziario delinea un quadro molto diverso” da quello prevedibile quando il piano era stato annunciato e “per questo motivo, già a febbraio, in sede di pubblicazione dei risultati 2022, abbiamo alzato il livello di ambizione, prefiggendoci per il 2023 e il 2024 degli obiettivi in termini di utile per azione pari rispettivamente a oltre 60 centesimi e a circa 75 centesimi – laddove il piano si fermava nei due anni a circa 49 e 69 centesimi – e prefigurando un’ulteriore crescita di 15 centesimi per il 2025, a parità di scenario”.
“Oggi, dopo solo due mesi in cui abbiamo continuato a confermare e consolidare i nostri progressi, sono ancora più convinto: non solo ritengo i nuovi livelli di ambizione ampiamente raggiungibili, ma sono sicuro che la banca abbia tutto il potenziale per dare ai suoi stakeholder soddisfazioni anche superiori in termini di performance e di relativa remunerazione degli azionisti”, ha detto Castagna. D’altra parte anche il bilancio 2022 ha confermato “il solido track record di Banco Bpm” con “risultati che hanno oltrepassato in tutte le voci chiave le previsioni indicate per l’esercizio”, a partire da un utile netto salito del 23,5% a 703 milioni di euro che ha consentito di proporre ai soci “la distribuzione di un dividendo di 23 centesimi per azione corrispondente a un dividend payout ratio del 50%”.
Gli advisor
La Banca è stata assistita, per gli aspetti legali del processo di formazione della lista del board, da Legance – Avvocati Associati, con un team coordinato da Andrea Sacco Ginevri e composto, per gli
aspetti societari e di mercato, da Edoardo Manni, Federico Vitale, Lorenzo Locci e Monica Esposito, e per gli aspetti regolamentari da Marco Penna, Valerio Mosca, Giovanna Tassitano e Cecilia Chiesa. Gli aspetti legali e regolamentari del processo che ha portato alla composizione della lista sono stati seguiti nella Banca da un team coordinato da Andrea Marconi e composto da Flavio Lazzarino, Gian Andrea Salazzari e Federica Cieno, coadiuvati da Antonia Cosenz.