Entusiasmo. Questo l’ingrediente principale del rally che vede Bitcoin protagonista in questo periodo, con tanto di superamento della soglia dei 40.000 dollari. Un traguardo che non si vedeva da aprile 2022. Entusiasmo per i potenziali tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Entusiasmo per gli operatori che scommettono sull’imminente approvazione dei fondi di bitcoin negoziati sul mercato azionario Usa. E la ricetta è servita. Con tanto di spinta anche al resto dei titoli legati alle criptovalute, oltre che al resto delle criptovalute stesse.

Bitcoin è reduce da un bimestre eccellente, quello cioè che riguarda i mesi di ottobre e novembre. Gli aumenti sono stati rispettivamente del 28,5% e dell’8,8%. A ottobre le indiscrezioni secondo cui la Sec non avrebbe intenzione di presentare ricorso contro la sentenza del Tribunale che aveva stabilito la colpevolezza dell’agenzia nel respingere una richiesta di fondi negoziati in Borsa, hanno spinto a scommettere che un’eventuale approvazione è vicina.

A novembre invece è stata accolta con favore la risoluzione di una lunga indagine penale su Binance, maggior exchange di criptovalute al mondo, nonché elemento chiave per il mercato mondiale delle criptovalute. L’accordo raggiunto, che ha visto il fondatore Changpeng Zhao dimettersi dopo essersi dichiarato colpevole di aver violato le leggi statunitensi contro il riciclaggio di denaro, consente alla società di continuare a operare.

Le performance di Bitcoin da inizio anno

I 42.073 dollari sono il massimo dell’anno, forse il culmine di una ventata di ritrovata fiducia da parte degli investitori nei confronti dell’universo crypto, che tirano un sospiro di sollievo per la fine della politica restrittiva da parte delle banche centrali e il conseguente calo dei rendimenti, contemporaneamente aspettano trepidanti l’approvazione dell’Etf che dovrebbe mettere nelle condizioni di poter acquistare Bitcoin una platea molto più ampia di quella attuale.

Non solo perché più semplice come operazione di investimento, ma anche perché più regolamentato. Dall’inizio dell’anno, Bitcoin ha registrato una vera e propria impennata, superiore al +150%. Nel 2022 la criptovaluta aveva lasciato per strada un valore peggiore del -64% (con tanto di deflussi di oltre mille miliardi di dollari dal settore) mentre nel 2021 il guadagno è stato poco superiore del 60%.

bitcoin

Ametrano (Checksig): “Il mercato crypto non è più far west”

Spiega Filippo Diodovich, market strategist di Ig Italia: “I prezzi del Bitcoin si muovono sempre molto velocemente. E’ stato sufficiente che sui media, sui social e nei forum si invocasse l’inizio della Bull Run del Bitcoin per proiettare le quotazioni al di sopra dei 42.000 dollari. Esistono anche delle ragioni fondamentali dietro al sentiment Fomo (fear of missing out). La probabile approvazione del primo Etf su Bitcoin Spot dovrebbe diventare realtà forse già a partire da gennaio da parte della Sec, il che aumenterebbe enormemente la platea di possibili investitori istituzionali. Ma oltre al rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti e il possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, bisogna considerare anche la chiusura di vicende negative nel mondo cripto, dalla vicenda Ftx alla sentenza su Binance”.

Proprio da questi ultimi casi parte il commento di Ferdinando Ametrano, ceo e co-founder della piattaforma Checksig: “La pulizia fatta dal regolatore e dalle corti statunitensi nei confronti di Ftx, Binance e dei loro amministratori delegati dimostra che il mercato cripto non è più un far west. È questo il mercato affidabile in cui vogliono entrare Blackrock e Fidelity con i loro Etf, normato dal regolatore europeo con Mica, tassato dal governo italiano secondo i criteri definiti nell’ultima finanziaria. Aggiungiamo che Bitcoin è il best performer non solo dell’ultimo anno, ma anche del triennio e del decennio e che ad aprile 2024 ci sarà l’halving di Bitcoin, la scadenza tecnica che in passato ha coinciso con i forti trend rialzisti. Infine, c’è l’aspettativa di mercato che i tassi non cresceranno nel 2024 o addirittura diminuiranno: tutto contribuisce a una bull run sostenibile”.

Il rally del 50% da metà ottobre è “sembrato segnare una svolta decisiva rispetto al ribasso del 2022 e dell’inizio del 2023”, ha detto Justin d’Anethan, responsabile del business devolopment per l’Asia-Pacifico di Keyrock, società di market making di asset digitali. E ha poi aggiunto: “I segnali di acquisti istituzionali portati avanti fino a novembre hanno mostrato una nuova fase di interesse e, sebbene non siano impensabili inversioni di tendenza, i minimi toccati intorno ai 16.000 dollari un anno fa hanno probabilmente segnato il fondo”.

Cosa succederà nel 2024

Cosa bisogna aspettarsi da Bitcoin per il prossimo anno? Considerato che le banche centrali inizieranno ragionevolmente il taglio dei tassi, sicuramente il trend positivo dovrebbe proseguire. Ma c’è anche un altro motivo. Ed è Ipek Ozkardeskaya, analista di mercato senior di Swissquote Bank, a indicarlo.

Ritiene in questo senso che il rally del rischio in corso potrebbe diffondersi anche per il 2024, periodo in cui il sentimento rialzista beneficerà dell’anno del dimezzamento, processo progettato sin dalla primissima diffusione di bitcoin che porterà al rallentamento del rilascio della criptovaluta.

Grf Bitcoin by Tradingview

 

I titoli legati a Bitcoin

Coinbase è balzata del 7,3% nel pre-market. Il titolo è salito di quasi il 62% a novembre, anche se la borsa di criptovalute ha registrato un calo dei volumi di scambio nel terzo trimestre. L’investitore di Bitcoin Microstrategy, che il mese scorso ha acquistato la crypto per 593 milioni di dollari, ha guadagnato l’8,2%.

I minatori di Bitcoin come Riot Platforms, Marathon Digital e CleanSpark sono balzati rispettivamente tra il 9,7% e il 12%, aggiungendo ai loro guadagni a due cifre di novembre.

Il ProShares Bitcoin Strategy Etf, che segue i futures del bitcoin, è salito del 7,4% e sembra destinato a toccare un massimo di oltre un anno, mentre il ProShares Short Bitcoin Strategy Etf, che consente ai trader di scommettere su un calo dei futures del bitcoin, è sceso del 7,2%.

Gli altri asset

Nel frattempo, anche gli investimenti più rischiosi e altri asset sensibili ai tassi d’interesse, come l‘oro, hanno registrato forti rialzi nelle ultime settimane. Il Gold in questo senso ha superato ampiamente i 2.000 dollari l’oncia. Anche l’ether, la moneta legata alla rete blockchain di Ethereum, è salito oggi ai massimi di un anno e mezzo, toccando i 2.264 dollari.

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