Nei primi sei mesi del 2021, i pagamenti digitali in Italia tornano a crescere del +23%, raggiungendo 145,6 miliardi di euro. Questo il dato principale che emerge dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, secondo cui a fine anno si supererà quota 300 miliardi di euro di pagamenti digitali, con un incremento maggiore rispetto ai livelli pre pandemia.

A trainare sono soprattutto i pagamenti contactless, che superano i 52 miliardi di euro (+66% in un anno). Ma anche i pagamenti da smartphone sono in volata con 2,7 miliardi di transato, il doppio in un anno. L’aumento del numero di transazioni digitali è ancora più deciso di quello a valore (+41%) e lo scontrino medio, soprattutto grazie agli incentivi, scende di oltre l’11% in un anno, da 51,7 a 45,7 euro.

Effetto cashback 

Nella prima metà dell’anno, i numeri del Cashback – l’iniziativa messa in campo dal governo per incentivare i pagamenti non in contante attraverso un meccanismo di restituzione in denaro di una percentuale del pagamento elettronico effettuato – dimostrano una discreta adesione (di poco inferiore ai nove milioni di cittadini, circa il 18% della popolazione maggiorenne) ma una più che apprezzabile penetrazione all’interno di chi ha preso parte all’iniziativa: sono stati infatti oltre 6,1 milioni gli italiani che hanno raggiunto la soglia delle 50 transazioni (il 12% della popolazione over 18) per un rimborso massimo di 150 euro.

In parallelo, anche i prelievi di contante decrescono del 3% in termini di operazioni e del 6% in termini di euro prelevati. Rispetto al primo semestre 2019, il calo è addirittura del 25% e 20%, rispettivamente per operazioni ed euro prelevati. Un fenomeno che si spiega anche con il fatto che le misure di Cashback e Super Cashback hanno spinto molti cittadini italiani a fare transazioni anche di piccolo importo con la carta”, fa notare Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

Guardando a questi numeri semestrali, possiamo ritenere che gli incentivi promossi dal Governo (il Cashback, il Super Cashback e la Lotteria degli scontrini) abbiano avuto un effetto positivo sui pagamenti digitali, stimolando anche i consumi. La partecipazione all’iniziativa Cashback ha totalizzato oltre 750 milioni di operazioni effettuate, pari a oltre il 24% delle transazioni con carta del semestre“, aggiunge Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments.

Fra contactless e mobile 

A fronte di una crescita del +6,5% dei pagamenti con carta nel Pos (che passano da 85,3 miliardi a 90,9 miliardi di euro), sono le modalità di pagamento più innovative a fare segnare i trend di crescita più interessanti. Il contactless, sottolinea l’Osservatorio, cresce del +66% nel primo semestre del 2021 (rispetto allo stesso semestre del 2020) passando da 31,4 a 52,1 miliardi di euro di transato. Le modalità di pagamento in negozio “senza contatto” vengono preferite sempre di più anche per la maggiore igiene e sicurezza. Tuttavia, a crescere sono anche i pagamenti da Mobile e da Wearable: i pagamenti contactless “Nfc” tramite smartphone e dispositivi indossabili, oltre che i pagamenti da app in negozio, segnano +108% e raggiungono quota 2,7 miliardi di euro (dai soli 1,3 di un anno fa).

Se si guarda il comparto carte si nota che sono le carte prepagate a crescere maggiormente, passando dai 21,2 ai 28 miliardi di euro in 12 mesi (+32%), influenzate dall’online e dall’erogazione del reddito di cittadinanza. Il numero di transazioni raggiunge 760 milioni con lo scontrino medio che si conferma il più basso della categoria (36,6€, -8,6% rispetto a un anno fa). Le carte di debito, invece, crescono di quasi 19 miliardi di euro grazie alla ripresa dei consumi e al Cashback, con un transato che raggiunge quota 82,6 miliardi di euro (dai 63,9 miliardi del primo semestre 2020, una crescita del +29%). Le carte di credito continuano invece a soffrire il calo dei consumi ad alto importo per viaggi turistici e, soprattutto, aziendali. Sono questi ultimi, infatti, la categoria del comparto a crescere solo del +6% (da 33,1 a 35 miliardi di euro), ancora molto lontana dal recuperare la quota di transato pre-pandemia che superava i 40 miliardi di euro.

Il boom delle fintech 

In un contesto di forte crescita dei pagamenti digitali – e con player internazionali come Apple Pay e Google Pay – le fintech attive in questo segmento registrano numeri altissimi anche in Italia. La challenger bank Hype, ad esempio, nel primo semestre 2021 una crescita più del doppio superiore a quella del mercato. Nel dettaglio, il valore totale dei pagamenti digitali tramite Hype (con carta, online o con app) è cresciuto del 67%, registra invece un incremento dell’80% il numero di transazioni che arrivano a oltre 25 milioni (erano 35 milioni in tutto il 2020). Dati che evidenziano un andamento sicuramente positivo.

Anche Satispay, il sistema di mobile payment indipendente dai circuiti tradizionali delle carte di credito e debito, evidenzia numeri record. Un pagamento su tre è passato da Satispay per un valore complessivo di 300 milioni di euro. Analizzando invece il volume transato attraverso sistemi non Nfc – quindi non collegati al modello tradizionale delle carte di credito come quelli offerti da Big Tech-, il volume complessivo dei pagamenti si attesta a 400 milioni di euro , di cui ben il 75% è passato da Satispay. Negli ultimi giorni, fra le altre cose, Satispay ha tagliato il traguardo dei 2 milioni di utenti.

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