Apertura positiva per le borse europee sulla scia del rialzo di Tokyo e dopo una chiusura contrastata per Wall Street alla vigilia. A Milano il Ftse Mib segna +0,17% con 27.225 punti base, Francoforte +0,26% a 15.622, Parigi +0,18% a 7.359 e Londra +0,33% a 7.701. Aumenta però anche lo spread dello 0,57% a 181 punti e con Rendimento Btp 10 anni a +4,04%.
Agenda macroeconomica
Il bilancio commerciale della Germania si è attestato a 16 miliardi di euro a febbraio 2023, non molto diverso rispetto al mese precedente ma inferiore rispetto alle aspettative del mercato di 17 miliard. Tuttavia, è il più alto da luglio 2021, poiché le esportazioni sono cresciute maggiormente in 10 mesi fino a raggiungere un livello record. Le esportazioni sono aumentate del 4% rispetto al mese precedente, raggiungendo un picco record di 136,7 miliardi di euro, battendo il consenso del mercato di un aumento del 2,5%. Le vendite sono aumentate del 2% nell’Ue e del 6,6% nei paesi al di fuori dell’Ue, vale a dire Stati Uniti (9,4%), Cina (10,2%), Regno Unito (2,5%).
Nel frattempo, le importazioni sono aumentate del 4,6% raggiungendo un massimo di tre mesi di 120,7 miliardi di euro, al di sopra delle previsioni di mercato di un aumento dell’1%, poiché gli acquisti verso i paesi dell’Ue sono aumentati del 5,1% mentre quelli verso i paesi non Ue sono aumentati del 4%, in particolare dalla Cina (6,7 per cento).
Sul fronte macro, in giornata si attendono in Europa i prezzi della produzione della zona euro e negli Usa gli ordini dei beni durevoli. Mentre lato bancario, è in calendario l’assemblea degli azionisti della banca svizzera Credit Suisse. Intanto sale l’attesa per il rapporto sul mercato del lavoro di marzo negli Usa che sarà pubblicato venerdì, anche se quel giorno i mercati saranno per lo più chiusi per le festività pasquali e bisognerà attendere il martedì successivo per valutare le reazione degli investitori.
Piazza Affari, i titoli top e flop
Tra i titoli migliori a Milano ci sono Erg con +2,53%, Iveco Group con +1,96% e Azimut con +1,17%. Vendite, invece, per Interpump Group con -0,9%, Hera con -0,62% e Moncler con -0,47%.
Mercato valutario e materie prime
Il petrolio intanto continua a essere forte dopo l’annuncio di ieri, a sorpresa, di un taglio della produzione da parte dei paesi Opec. Il rialzo del prezzo del greggio fa temere in ottica inflazione, con le banche centrali che potrebbero mostrarsi nuovamente più aggressive e propendere per un ulteriore rialzo dei tassi di interesse. Con il Brent sopra 85 dollari al barile e il Wti a un passo da 81 dollari al barile, anche il prezzo del gas però si è mosso al rialzo, tornato ad Amsterdam sopra 50 euro al megawattora, quando il cambio euro/dollaro è a 1,0899 da 1,0884 della chiusura di ieri.