Il governo è al lavoro per mettere a punto un provvedimento legislativo per semplificate l’iter di quotazione delle società a in Borsa. La legge dovrebbe essere presentata a stretto giro. Ad annunciarlo il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (in foto), intervenendo ad un evento organizzato da Cdp.

In Italia tra le prime questioni da affrontare c’è “quella dei mercati dei capitali. Per questo il Mef tra pochi giorni si farà promotore di una iniziativa legislativa per la competitività del mercato italiano dei capitali”.

Borsa: procedure più snelle

Secondo il ministro l’obiettivo è quello di “rafforzare la capitalizzazione delle imprese e affrontare le sfide competitive con una maggiore disponibilità di risorse”. La priorità, sottolinea Giorgetti, è una “semplificazione del settore con procedure più snelle e una riduzione degli oneri delle aziende che intendono quotarsi”.

Il settore delle Pmi

Secondo indiscrezioni di stampa, tra le misure a cui il governo starebbe lavorando, ci sarebbe anche la revisione della definizione di Pmi, al fine di permettere ad una platea più ampia di società di accedere ad una disciplina maggiormente proporzionata. Ad oggi la qualifica di Pmi è prevista per le imprese che hanno una capitalizzazione non superiore ai 500 milioni di euro. La volontà del governo sarebbe quella di alzare l’asticella a 1 miliardo.

Il Mef starebbe anche studiando un meccanismo per rafforzare la possibilità di aggirare il processo formale dell’Ipo attraverso il cosiddetto auto collocamento; un meccanismo che permette alle società di offrire al pubblico propri strumenti finanziari risparmiando gli oneri di intermediazione.

Piazza Affari sottocapitalizzata

Con una capitalizzazione di circa 680 miliardi di euro, il valore delle società quotate a Piazza Affari è di gran lunga inferiore a quelle delle altre piazze europee. Lo scorso anno 15 società, tra cui Atlantia ed Exor, hanno detto addio al listino principale milanese. I nuovi ingressi sono stati solo sei.

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