Nel secondo venerdì di settembre la Borsa Italiana ha aperto con un leggero rialzo, che ha preso consistenza durante la mattinata e vede ora il Ftse Mib in rialzo del +1,78%.
Stanno andando bene Finecobank (+5,42%), di cui parleremo anche più avanti, Tenaris (+4,34%) e Intesa Sanpaolo (+4,21%). Male solo Recordati e Inwit, che cedono rispettivamente il -0,61% e il -0,26%.
Fonte: Borsa Italiana
Ma vediamo quali sono state le migliori e le peggiori performance settimanali dei titoli appartenenti al Ftse Mib.
I migliori
Unicredit
Con una crescita settimanale di un ulteriore +4,71%, resta in testa alla classifica dei titoli top Unicredit. Dopo un inizio settimana al ribasso, il titolo ha avuto un’impennata in particolare tra le giornate di mercoledì e giovedì, quando in sole 24 ore ha guadagnato il +6%. Come avvenuto poi per l’intero comparto bancario, che, come vedremo, monopolizza la classifica dei titoli top, l’istituto ha inoltre goduto sui mercati della spinta data dalla decisone della Bce di alzare i tassi di 75 punti base.
Lato corporate, si ricorda che negli scorsi giorni la banca guidata dal ceo Andrea Orcel ha deliberato l’approvazione della fusione per incorporazione di Unicredit Services in Unicredit.
Banco Bpm
Non cambia rispetto all’appuntamento precedente l’occupante della seconda posizione dei titoli top di Borsa, con Banco Bpm che ha messo a segno un’ulteriore rialzo di 4,69 punti base. Ancora una volta l’andamento della banca guidata dal ceo Giuseppe Castagna ricalca di fatto quello dell’istituto milanese. Anche Banco Bpm ha accelerato soprattutto tra mercoledì e giovedì, quando in una sola giornata ha fatto segnare un +5%.
Inoltre, in settimana la banca ha portato a termine con successo una nuova emissione di un green bond, con scadenza a quattro anni, per un ammontare pari a 500 milioni di euro.
Finecobank
Chiude il terzetto dei titoli top Finecobank, con un incremento pari al +3,9%. Il titolo, dopo un periodo ribassista iniziato a metà agosto, è tornato a correre, vivendo una settimana in Borsa praticamente sempre in positivo. Solamente tra la chiusura di ieri e l’apertura di questa mattina ha guadagnato il +4,8%.
Intanto, nella giornata di ieri la società ha reso noto di aver raccolto nel mese di agosto 343 milioni di euro, portando la raccolta netta da inizio anno a quota 7 miliardi, dato in linea con le cifre del 2021.
I peggiori
Tim
Quello di Tim si è rivelato il titolo peggiore della settimana, cedendo ben 4,15 punti percentuali e arrivando a toccare nella giornata di ieri il valore più basso degli ultimi 12 mesi. Sui mercati la tlc continua a subire gli effetti delle tensioni crescenti attorno alla questione della rete unica, acuite dallo stallo politico generato dalle elezioni.
Come spiega Milano Finanza, nella serata di martedì al cda di Tim sarebbe arrivata una nuova lettera da parte di Vivendi, maggior azionista della società, che accuserebbe Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di conflitto di interessi. Nel mirino dei francesi sarebbe finito nuovamente Giovanni Gorno Tempini, consigliere di Tim e presidente di Cdp. Date le sue cariche, infatti, il manager si troverebbe sul fronte sia degli acquirenti, che dei venditori, nella partita che potrebbe portare NetCo, la società infrastrutturale di Tim, in mano a Open Fiber, detenuta al 60% da Cdp e al 40% dal fondo australiano Macquarie.
Campari
Troviamo poi tra i peggiori Campari, con una frenata pari al -3,75%. Dopo un inizio settimana difficile, con un tonfo del -4,32% tra la chiusura di venerdì 2 e la chiusura di lunedì, il titolo della società italiana del beverage ha ripreso a correre e in questo momento guadagna il +1,4%.
In settimana Campari ha informato i mercati in merito alla prosecuzione del programma di buyback, spiegando di aver riacquisito tra il 29 agosto e il 2 settembre 649mila azioni proprie, per un controvalore di circa 6,4 milioni di euro.
Hera
Con una svalutazione del -3,74%, finisce infine tra i titoli flop quello di Hera. La società energetica ha vissuto mercoledì il giorno più difficile in Borsa, chiudendo la seduto a 2,343 euro, il valore più basso degli ultimi tre anni.
Come Campari, anche la multiutility ha nuovamente pubblicato in settimana i dati relativi alle operazioni di buyback compiute dalla società nel mese di agosto. Sul fronte corporate, invece, Hera negli scorsi giorni ha presentato durante la manifestazione Gastech 2022 SynBioS, l’innovativo impianto “power to gas”.