Piazza Affari ha avviato i lavori cedendo l’1,8% a 23.351 punti, dopo la svolta sulla politica monetaria della Bce annunciata ieri.

Bper Banca è il titolo più venduto (-4,4%), male anche Banco Bpm (-2,8%) e Cnh Industrial (-2,4%).


Fonte: Borsa Italiana

Ma vediamo quali sono stati i titoli migliori e peggiori della settimana, analizzando la variazione percentuale dei prezzi rispetto allo scorso venerdì 3 giugno.

I migliori

Con un balzo del +15,02%, apre la classifica dei titoli top Risanamento. Il titolo della company attiva nel settore immobiliare ha subito una spinta particolare tra mercoledì e giovedì, quando il suo valore è passato da 0,112 euro a 0,126 euro ad azione. Si ricorda che la società sta lavorando alla rigenerazione del quartiere di Milano Santa Giulia in vista dei Giochi Olimpici Invernali del 2026.

 

Con un incremento pari rispettivamente al +7,31% e al +5,86%, seguono i titoli di Fullsix e Gvs.

L’incremento del valore del titolo della company attiva nel marketing digitale e nella tecnologia è stato favorito dall’exploit delle società High Tech Italiane avvenuto negli scorsi giorni. Tuttavia, questa mattina il titolo è già in calo e viene scambiato per 0,748 euro ad azione, contro i 0,808 di martedì.

Sembra invece essere più “solida” la crescita di Gvs, società che  si occupa della fornitura di soluzioni filtranti per applicazioni in settori come l’healtcare e l’energy. Il balzo più importante per il titolo della company è avvenuto tra le giornate di martedì e mercoledì. Negli ultimi dieci mesi la società è stata molto attiva sul fronte m&a, acquisendo il gruppo Rpb, la cinese Shanghai Transfusion Technology e Haemotronic. Inoltre, lo scorso 7 giugno, Gvs è stata una delle 19 società italiane inserite nel nuovo Euronext Tech Leaders.

Al quarto posto troviamo Italian Exhibition Group, che è salita in sette giorni del +5,63%. Come riportato da SoldiOnline, la società attiva nel campo delle manifestazioni fieristiche lo scorso 30 maggio ha comunicato di aver avviato le valutazioni per l’ingresso nel capitale di Eurostands. Anche la target è attiva nel campo delle installazioni fieristiche e ha sede a Cambiago.

Chiude la top 5 Digital Bros, che ha messo a segno un rialzo del +5,47%. La gaming company italiana è probabilmente tra le società che hanno goduto della spinta che ha investito il settore tech a metà settimana. Tuttavia, come nel caso di Fullsix, il titolo di Digital Bros, è già in flessione e in mattinata viene scambiato per 26,04 euro ad azione, contro i 28,18 di mercoledì. Si ricorda infine che anche la gaming company è stata inserita nell’Euronext Tech Leaders.

In settimana sono andate bene anche Trevi Fin Industriale (+4,93%), Pininfarina (+4,36%), Mondadori Editore (+3,43%), Bb Biotech (+2,91%) e Valsoia (+2,09%).

I peggiori

La peggiore della settimana è stata Emak, che ha perso il -10,87%. Il titolo della società che produce macchine e accessori per il giardinaggio ha messo a segno quattro giorni consecutivi con chiusura in negativo e viene ora scambiato per meno di 1,4 euro ad azione. Questa flessione giunge dopo un buon periodo, iniziato lo scorso 9 maggio e terminato con il picco di venerdì 3 giugno, quando il titolo valeva 1,6 euro.

 

Tra i peggiori troviamo poi Tinexta, che ha fatto registrare una decrescita settimanale del -9,78%. Il gruppo che si occupa di digital trust, cybersecurity e innovation & marketing services sta vivendo un fase di assestamento, dopo il boom di fine maggio che aveva portato il titolo a 26,5 euro. L’azienda negli ultimi giorni ha prima ceduto la divisione di credit information & management a Crif e poi acquisito il 100% di Nomesia, attraverso la controllata Queryo, come anticipato, fra gli altri, da Adnkronos. Inoltre, si ricorda che Tinexta figura fra le italiane inserite nell’Euronext Tech Leaders.

Con un calo del -8,11% il terzo peggiore è stato Ivs, gruppo attivo  nella gestione di distributori automatici. Similmente a Tinexta, anche il titolo del gruppo pare stia vivendo una fase di riassestamento, dopo il periodo di crescita conclusasi il 2 giugno a 4,94 euro. Nel frattempo nei giorni scorsi Ivs ha annunciato di aver concluso un aumento di capitale da 185 milioni di euro. Questa operazione consentirà al gruppo di di finanziare l’acquisizione di Liomatic e di GeSa.

Torna poi tra i titoli più negativi quello di Telecom Italia, che ha ceduto 7,78 punti percentuali. Per il titolo Rsp della tlc italiana la frenata del titolo ha preso avvio a inizio giugno, dopo il picco a 0,285 euro, toccato in concomitanza della firma del memorandum d’intesa con Cdp e Open Fiber per le trattative sulla fibra nazionale.

Chiude la classifica dei titoli flop Cairo Communications, per il quale prosegue la fase negativa iniziata il 20 maggio. In settimana il valore del titolo è sceso sotto i 2 euro e viene ora scambiato per 1,8489 euro. Sul gruppo editoriale di Urbano Cairo pesa la causa in corso fra Rcs e il fondo Blackstone relativa alla mancata vendita del palazzo di via Solferino. Intanto in settimana, Cairo Communication, assieme proprio a Rcs, sono state tra gli investitori nel round di finanziamento da 10 milioni di euro di Buddyfit, startup attiva nella home fitness e app nel settore salute e benessere.

Le altre società che hanno chiuso una settimana negativa sono Saipem (-7,64%), Anima Holding (-7,59%), Tesmec (-7,02%), Seri Industrial (-6,67%) e D’Amico (-6,76%).

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