Il listino milanese ha visto un avvio prudente in questo venerdì che chiude la prima parte di giugno. Il Ftse Mib ha infatti aperto facendo registrare un rialzo del +0,2%. A preoccupare i mercati sono le possibili mosse di alcune banche centrali per placare l’inflazione e lo scudo anti-spread, che potrebbe scattare già a luglio.
Come segnala Radiocor, la mattinata è iniziata bene per Recordati (+2,4%), Interpump (+1,8%) e Pirelli (+1,7%). Tra i titoli più venduti, invece, figurano quelli di Leonardo (-2,1%), Tenaris (-2%) e Cnh (-1,3%).
Fonte: Borsa Italiana
Ma vediamo quali sono stati i titoli migliori e peggiori della settimana, analizzando la variazione percentuale dei prezzi rispetto allo scorso venerdì 10 giugno.
I migliori
Con un balzo del +22,75%, apre la classifica dei titoli top Piteco. L’aumento del titolo della software house è stato causato dall’opa lanciata dalla famiglia Podini con Dedagroup. Come spiega Milano Finanza, a lanciare l’offerta sul 37,98% del capitale della società è Limbo, controllata da Dedagroup. L’opa prevede un corrispettivo di 11,25 euro ad azione.
Con un incremento pari rispettivamente al +19,36% e al +13,94%, seguono i titoli di It Way e Gas Plus.
Per il gruppo tecnologico, la fase di rialzo è avvenuta di fatto in concomitanza con l’annuncio da parte della società dell’estinzione del debito che era stato contratto con Mercatoria. Come spiegato da alcuni osservatori, questo avvicendamento potrebbe dar avvio al processo di fuoriuscita di It Way dalla black list della Consob.
A spingere il titolo di Gas Plus, invece, è stato l’avvio della produzione dei giacimenti della Romania. La controllata romena dell’azienda dell’oil & gas è infatti tra i partner della joint-venture composta anche da Black Sea Oil & Gas e Petro Ventures Resources, che ha dato vita al Midia Gas Development Project. Si tratta del primo nuovo progetto di sviluppo offshore a gas in Romania.
Al quarto posto troviamo il titolo ordinario di Recordati, che è salito in sette giorni del +3,58%. Per la società farmaceutica l’ascesa è avvenuta proprio a fine settimana, con il titolo che tra l’apertura di ieri e quella di oggi, ha avuto un incremento pari a oltre tre punti percentuali.
Chiude la top 5 Monrif, che ha messo a segno un rialzo del +2,9%. Il titolo a bassa capitalizzazione della holding finanziaria della famiglia Monti Riffeser è andato in miglioramento quasi tutta la settimana, dopo il minimo a 0,062 euro toccato lo scorso venerdì 10.
In settimana sono andate bene anche Bialetti Industrie (+2,79%), Fincantieri (+2,73%), Enervit (+2,63%), Prima Industrie (+2,62%) e Conafi (+2,62%).
I peggiori
La peggiore della settimana è stata Saipem, che ha perso il -16,17%. Per la società attiva nei settori dell’energia e delle infrastrutture la prima parte di giugno è stata abbastanza complessa, con il titolo passato dai 57,3 euro del 30 maggio, ai 37,3 del 15 giugno. Negli ultimi giorni, tuttavia, sembra aver preso avvio una fase di crescita, spinta dall’accordo raggiunto con Trevi per lo sviluppo di un progetto eolico e dall’aggiudicazione di una commessa offshore per lo sviluppo di Gato do Mato in Brasile.
Tra i peggiori troviamo poi la società di telecomunicazioni Tiscali, che ha subito un rallentamento settimanale del -15,52%. La frenata del titolo della società è iniziata il 6 giugno, in seguito al raggruppamento azionario, che ha portato il nuovo capitale sociale a 68.985.856 azioni, per una capitalizzazione di 78.655.159,37 euro. Il raggruppamento è stato realizzato con il rapporto di una nuova azione ordinaria ogni 100 azioni ordinarie esistenti.
Con un calo del -13,61% troviamo poi Ovs. Anche per la società di abbigliamento il calo ha preso avvio i primi giorni di giugno, con il valore del titolo passato dai 2,082 euro del 3 giugno, agli attuali 1,629. Si ricorda che nei giorni scorsi la compagnia ha comunicato di aver acquistato, tra il 2 e l’8 giugno, 196.481 azioni ordinarie proprie al prezzo unitario medio di 2,0221 euro, per un controvalore pari a 397.307,77 euro. Inoltre il 14 giugno Ovs ha comunicato che i ricavi del trimestre febbraio-maggio hanno superato del +30,6% quelli dello stesso periodo del 2021.
Figura fra i titoli più negativi anche quello di Tenaris, che ha ceduto il -13,39%. Per l’azienda attiva nel settore dell’oil & gas il rallentamento è iniziato nei giorni successivi al 3 giugno, data in cui è stata annunciata la chiusura del caso Petrobas. Come spiegato da Il Sole 24 Ore, Tenaris ha concordato con la Sec statunitense il pagamento di una sanzione di 78 milioni di dollari. Questo accordo pone fine all’indagine che riguardava presunti pagamenti illeciti a un manager di Petrobras, per ottenere contratti a favore di Confab, controllata brasiliana di Tenaris.
Chiude la classifica dei titoli flop Ariston Holding, con una flessione pari a 13,37 punti percentuali. Il suo andamento nella prima parte di giugno è stato molto simile a quello di Tenaris, con una discesa che ha preso avvio dopo la prima decade del mese. Il valore del titolo è passato dai 10,2 euro del 10 giugno, agli attuali 8,5026.
Le altre società che hanno chiuso una settimana negativa sono Maire Tecnimont (-13,34%), Eems (-13,17%), Gvs (-12,82%), Dovalue (-11,82%) e Gequity (-11,60%).