Prima seduta pesante del 2023 in Europa dopo 13 sedute consecutive chiuse in positivo. Il Ftse Mib chiude in calo lasciando sul terreno l’1,75%, scendendo sotto la soglia dei 26 mila punti (25.596 punti).

A pesare in primis le parole di Christine Lagarde, presidente della Bce, che ha ribadito che il rialzo dei tassi da parte della Banca centrale continuerà. Un annuncio che non vede però una unità di intenti all’interno del Board dove una minoranza è convinta che la politica monetaria dovrebbe continuare. A questo si aggiungono le notizie proveniente da Oltreoceano dove Wall Street ha aperto in rosso.  Ad incidere anche le performance deludenti delle trimestrali e il raggiungimento da parte degli Stati Uniti del tetto del debito federale. Questo significa che da domani il Tesoro dovrà cominciare a prendere misure straordinarie per evitare il default, sospendendo o alzando il tetto e questo contribuisce ad alimentare le tensioni sul mercato.

Per quanto riguarda il listino milanese, gli unici due titoli positivi del Ftse Mib sono Leonardo che ha chiuso in rialzo dell’1,89% e Iveco (+1,62%).  Male le banche, fatta eccezione di Unicredit che ha tenuto ha tenuto le posizioni. In negativo St (-3,7%), Saipem (-3,3%) e Stellantis (-2,5%). Snam, che oggi ha presentato il piano industriale al 2026, ha lasciato sul terreno il 2,2%.

Infine chiusura stabile per lo spread tra Btp e Bund che si conferma sui minimi dall’aprile 2022. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il Bund tedesco e il Btp decennale banchmark si è attestato a 172 punti base, sullo stesso livello del closing di ieri.

Lascia un commento

Articolo correlato