Dopo una settimana di ribassi, le Borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana in positivo. I Cac 40 di Parigi guadagna lo 0,62% a 7.240,77 punti, il Ftse 100 di Londra lo 0,49% a 7.478,39 punti e il Dax 30 di Francoforte lo 0,17% a 15.754,15 punti. Positivo anche l’Ibex 35 di Madrid, che avanza dello 0,61% a 9.366,91 punti. In controtendenza l’Aex di Amsterdam, sotto la parità dello 0,08% a 739,09, e lo Smi di Zurigo che cede lo 0,38% a 10.951,6 punti.

Gli occhi degli investitori sono puntati sul prossimo meeting della Bce che darà indicazioni in materia di politiche di tassi.  Proseguono i timori di recessione dopo le indicazioni arrivate martedì dal settore dei servizi in Europa e in Cina, dove l’attività ha segnato ad agosto i livelli minimi da otto mesi. A questo si aggiunge l’aumento dei prezzi del petrolio, dopo la decisione di Arabia Saudita e Russia di prolungare i tagli alla produzione fino a fine anno.

In questo contesto a Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a +0,3%.

 

Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Storie di Borsa: brilla Saipem

Venendo ai singoli titoli della Borsa di Milano, sul listino principale domina Saipem che chiude a +4,85% in scia alle due nuove commesse che si è aggiudicata per le attività offshore in Costa D’Avorio e in Italia, per un valore complessivo di 850 milioni di euro. Ciò ha portato gli analisti ad essere fiduciosi che la raccolta ordini 2023 possa superare il risultato dell’anno scorso.

Prosegue il tonfo di Fineco (+1,76%%), all’indomani dei dati sulla raccolta, che scivola in fondo al listino principale. Tra le banche in recupero Mps (+2,1%) dopo una settimana sotto pressione per le ipotesi di una cessione di parte della quota del Tesoro, primo azionista di Siena. In controtendenza Mediobanca (-0,7%) sul confronto in atto con il socio Delfin in vista del rinnovo del cda.

Il valutario

Il rapporto euro/dollaro prosegue a 1,072. Inoltre prosegue in salita il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam, seppure in misura più contenuta dopo aver toccato un rialzo del 10%, e si assesta a 34,4 euro al megawattora(+5,02%). In rialzo anche il prezzo del petrolio Il Brent novembre scambia a 90,9 dollari al barile (+1,03%), il Wti ottobre a 87,66 dollari al barile (+0,86%).

Lascia un commento

Articolo correlato