Chiusura di giornata in rosso per Piazza Affari che sul finale peggiora le performance portando il Ftse Mib a terminare la seduta con un calo dello 0,68% a 27.409 punti.

A pesare un po’ su tutti i listini europei l’escalation delle tensioni relative alla guerra in Ucraina dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di aver sospeso la partecipazione di Mosca al programma sul controllo delle armi nucleari Start. A questo si aggiunge l’incertezza sulla politica monetaria da parte delle banche centrali. In particolare il governatore della Banca di Finlandia Olli Rehn ha aperto alla possibilità che la Bce in estate proceda con un nuovo rialzo dei tassi. Infine l’andamento negativo di Wall Street non ha permesso alle Borse di recuperare nel pomeriggio. Così Parigi ha chiuso la seduta lasciando sul terreno lo 0,64%, Francoforte e Londra lo 0,5%.


Fonte: Borsa Italiana

Storie di Borsa: positiva Leonardo e il comparto della Difesa

Sul fronte dei singoli titoli quotati a Piazza Affari, Leonardo ha chiuso con un guadagno del 2,3%. Positivo l’intero settore della Difesa in relazione al contesto internazionale che potrebbe favorire un aumento della spesa per gli armamenti e quindi per l’intero comparto in generale.

Sempre sul paniere principale si segnala il calo del comparto dell’auto con Stellantis che cede l’1,67% in attesa di conoscere i dati del 2022 che verranno resi noti domani. Giù Pirelli (-1,33%) anch’essa in vista della trimestrale e Iveco. Bene Moncler (+1,66%) , A2A (+0,36%) e Snam (+0,36%). In calo anche il settore bancario con Unicredit che lascia sul terreno il 2,11%, Banco Bpm (-1,29) mentre Intesa Sanpaolo contiene le perdite e chiude a -0,04%. Infine Recordati ha chiuso la seduta in calo dell’1,24% dopo la presentazione del piano industriale al 2025 e dei conti del 2022.

Le valute

Sul mercato valutario il cambio tra euro e dollaro si è mantenuto a 1,0671, la moneta unica vale anche 143,81 yen (da 143,29), mentre il rapporto dollaro/yen è a 134,53 (134,09). In calo di oltre un punto percentuale il prezzo del petrolio, con il future aprile sul Wti a 76,4 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent è scambiata a 83 dollari. In discesa del 2% a 48,8 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.

 

 

 

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