Milano tiene, ma non brilla. Ftse Mib chiude la sessione della giornata con una delle performance migliori d’Europa, toccando un aumento dello 0,39% con 26.703 punti base. Anche Francoforte si arresta sopra lo zero (0,35%), mentre Parigi e Londra si fermano vicine alla parità anche se negative. Zurigo, invece, segna meno lo 0,75%.
Nell’aria, infatti, c’è tensione. Questa sera la Federal Reserve comunicherà le proprie strategie di politica monetaria e il mercato è in attesa di capire quale sarà la traiettoria – gli analisti si aspettano un aumento di 25 punti base del costo del denaro – delle parole del presidente Jerome Powell. Domani poi spetterà alla Banca centrale europea, da cui si attende invece un incremento dei tassi di 50 punti base.
Per l’area euro il dato preliminare di gennaio è pari a +8,5%. Se viene confermato è il tasso di crescita più basso degli ultimi otto mesi. A conferma che l’inflazione sta scendendo. Questo però non dovrebbe comportare cambiamenti nella strategia della Bce, che giovedì alzerà ugualmente i tassi di 50 punti base. Per l’Italia il +10,1%, dato sempre preliminare relativo a gennaio, era atteso dal mercato ed è il rallentamento più importante dallo scorso mese di ottobre.
Il mercato è prudente, anche se nell’ultimo mese l’inflazione ha rallentato la sua corsa scendendo più delle attese – dalle stime dell’Eurostat – all’8,5% nell’Eurozona: a dicembre era al 9,2%. La frenata è dovuta per lo più ai prezzi dell’energia che hanno visto un tasso al 17,2% dal 25,5% di dicembre. L’Italia poi è tra i paesi a registrare il rallentamento più consistente, passando dal 12,3% dell’inflazione a dicembre al 10,9% di gennaio.
Ftse Mib: bene Bper Banca e Stmicroeletronics
Il titolo andato meglio della giornata è Bper Banca (+3,3%), spinta dalle raccomandazioni “Buy” degli analisti di Ubs e dalle attese su trimestrali e dividendi dopo i risultati record di Unicredit. Segue l’azienda italo-francese di semiconduttori Stmicroeletronics (+2,54%), dopo il risultato negativo di ieri, e Unipol (+2,38%).
Per contro la peggiore della giornata è il gruppo farmaceutico Recordati (-2,54%). In negativo anche Enel (-2,19%) a causa dell’incertezza sui vertici della società (in scadenza il prossimo maggio). Secondo l’agenzia internazionale Reuters, il governo starebbe pensando di sostituire il ceo Francesco Starace, che guida l’azienda dal 2014. La stessa premier, Giorgia Meloni, sarebbe poco soddisfatta del management di Enel per cui pare improbabile che affiderà un quarto mandato a Starace. L’indiscrezione ha così incoraggiato le vendite sul titolo di Enel, visto che si apre un periodo di incertezza sulla guida.
Sempre verso il basso anche Tenaris (-2,15%), produttore di tubi per l’esplorazione e la produzione di gas.
Spread a 191 punti base
Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si attesa in aumento del 1,53% nel finale di giornata, salendo 191,19 punti base, contro i 189,62 dell’apertura. Il rendimento dei Btp a dieci anni che si è attestato al 4,17%.