L’ultimo lunedì del mese si conferma in calo per Piazza Affari, nonostante un Tim molto forte fin dalla mattina: con il Ftse Mib che ha terminato la seduta in calo del 0,38%, con 26.335 punti base. Le Borse europee poi chiudono in rosso, proprio nella settimana chiamate a comunicare le nuove decisioni di politica monetaria per la prima volta nel 2023. Cautela anche per le trimestrali di molte big sia in Europa sia negli Stati Uniti.

L’accelerazione a sorpresa dell’inflazione spagnola di gennaio (5,8% annuo a gennaio rispetto 5,7% di dicembre) e la stima sopra le attese del Pil tedesco hanno contribuito alla debolezza dell’azionario. In controtendenza Zurigo e Londra, mentre Amsterdam (-0,78%), più sensibile al comparto tech, è stata la più penalizzata.

Ftse Mib: bene anche Recordati e Saipem

Piazza Affari, che da inizio anno ha guadagnato l’11% circa, ha chiuso a -0,38%. In tutta la giornata rimane in evidenza Tim (+4,6%), accesa in seguito alle voci che vedrebbero Cdp presentare un’offerta per la rete fissa intorno a 24 miliardi di euro nella seconda metà di febbraio.

Sul principale indice di Piazza Affari spiccano poi le performance della multinazionale farmaceutica italiana Recordati (1,2%), Saipem (1,15%) e la società che opera nel settore delle infrastrutture di rete wireless Inwit (0,9%). D’altra parte vanno giù, l’azienda produttrice di apparati diagnostici Diasorin (-3,17%), Interpump Group (-2,22%), azienda che opera nel settore dell’oleodinamica producendo pompe ad alta pressione, idropulitrici e attrezzature per la pulizia, ed Hera (-2,07%).

La Vecchia signora in calo

Il titolo della Juventus in Borsa non prende bene la pubblicazione delle motivazioni della sentenza sul caso plusvalenze: chiude infatti la sua giornata in perdita del 2,45% con il valore delle azioni che si attesta a 0,2946 euro. Nell’ultimo anno il titolo della squadra dei bianconeri è calato del 22,47%. 

Spread a 192 punti base

Il differenziale tra btp e bund tedeschi si attesa in crescita del 2,11% nel finale di giornata, salendo 192,12 punti base, contro i 190,11 dell’apertura.

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