Borse europee contrastate in quella che è la settimana che segue la migliore dell’anno a livello di performance e che a sua volta ha seguito quella peggiore dell’anno con le forti correzioni che si sono registrate in Giappone, Usa e Vecchio Continente.

Dopo un’ora di scambi Piazza Affari e Madrid sono i migliori indici Ue, con guadagni attorno al mezzo punto percentuale. Sotto la parità Francoforte e Parigi. I futures di Wall Street si muovono in leggero ribasso mentre in Asia il Nikkei ha terminato la seduta in forte calo, -1,77%, estendendo le perdite sulla scia del rafforzamento dello yen rispetto al dollaro interrompendo un rally di cinque giorni che aveva fatto salire l’indice dell’8,7% la scorsa settimana.

Da segnalare sempre a Tokyo l’andamento in controtendenza di Seven & I Holdings che ha registrato un’impennata del 23%, raggiungendo un massimo giornaliero dopo che la società, che gestisce la catena di minimarket 7-Eleven nel Paese, ha dichiarato di aver ricevuto un’offerta preliminare di acquisto da parte della canadese Alimentation Couche-Tard.

Soft landing per l’economia Usa che evita la recessione

Tornando ai mercati, quella odierna dovrebbe essere una seduta di consolidamento per i mercati sulle aspettative di un atterraggio più ‘soft’ del previsto per l’economia statunitense – che potrebbe anche non atterrare per nulla, dato che molti analisti si aspettano che continui a crescere tra il 2% e il 3%.

In questo senso il presidente della Fed Jerome Powell concluderà la settimana con il discorso venerdì a Jackson Hole (leggi qui di cosa si tratta nel nostro approfondimento) e i mercati prezzano chiaramente una prospettiva ‘dovish’ come viene riportato anche dai verbali dell’ultima riunione politica: l’allentamento dovrebbe essere di un quarto di punto (probabilità prezzata al 100% dai futures mentre al 26% viene prezzata la riduzione di 50 punti base). Molto dipenderà dal prossimo dato sui payroll Usa in uscita mercoledì e che misurerà il rimbalzo previsto per quanto riguarda il mercato del lavoro americano.

Occhio infine, sul fronte della politica statunitense, la convention democratica che prende il via oggi: il sito di scommesse PredictIt indica la vicepresidente Kamala Harris a 58 centesimi contro i 45 centesimi di Donald Trump, con una completa inversione di tendenza rispetto a prima che il presidente Joe Biden si ritirasse.

Piazza Affari, vola Tim. Giù Leonardo

Tim scatta in testa al Ftse Mib con un guadagno del +3%. A mettere sotto i riflettori le azioni e’ l’annuncio della partnership con Nokia per l’espansione della rete 5G in 15 stati brasiliani a partire da gennaio 2025. Marco Di Costanzo, Cto di Tim Brasil, ha dichiarato: “Questo accordo è una pietra miliare significativa nella nostra partnership di lunga data con Nokia, che evidenzia la nostra dedizione reciproca all’innovazione tecnologica”. Guadagni anche per Bper Banca, +1,7%, e Amplifon, +1,6%.

In controtendenza Leonardo, maglia nera delle blue chip con un ribasso del -1,9%. Soffre tutto il comparto difesa dopo le indiscrezioni della stampa tedesca sul fatto che il governo federale tedesco respingerà nuove richieste di aiuti militari per l’Ucraina a causa dei tagli alla spesa pubblica. Nel weekend il giornale Frankfurter Allgemeine Zeitung ha riferito che il Ministero delle Finanze tedesco non ha intenzione di approvare ulteriori aiuti all’Ucraina come parte dei risparmi di bilancio di quest’anno.

Secondo Faz, l’Ucraina riceverà l’assistenza precedentemente approvata, ma le richieste aggiuntive del Ministero della Difesa tedesco non saranno supportate. A luglio, il governo federale ha dichiarato nel suo budget previsionale che avrebbe dimezzato i suoi aiuti militari all’Ucraina l’anno prossimo a 4 miliardi di euro, da circa 8 miliardi nel 2024.

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