Una mossa a sorpresa, scrive qualcuno. Un altro piccolo ma significativo passo verso il consolidamento bancario, scrive qualcun altro. Un segno di forte fiducia verso la partecipata, e il suo nuovo Ceo di Bper, Gianni Franco Papa, per altri ancora. Per Unipol, ufficialmente, è “solo” un’interessante opportunità di investimento, in considerazione delle prospettive di rendimento complessivo. Magari è così. Ma il mercato evidentemente ci vede qualcosa di più, visto che i titoli che corrono stamattina a Piazza Affari sono due: Bper con il +5% ed Mps con il +6%, mentre Unipol si accontenta di un +1,2%.

Il Ftse Mib è l’indice migliore d’Europa ma non ci sono soltanto i nuovi massimi di Wall Street. Perché la holding bolognese guidata da Carlo Cimbri ha aggiunto alla propria quota del 19,8% uno share swap sul 4,77% della banca emiliana. Si tratta di un derivato che esprime una posizione rialzista: se le azioni di Bper si rivaluteranno nel tempo, scadenza al 25 febbraio 2028, Unipol verrà premiata (da qui la definizione di “interessante opportunità di investimento”). La mossa non ha richiesto l’autorizzazione della Bce. Il rafforzamento previsto dal contatto share swap infatti è potenziale.

Sta di fatto che Unipol si porta così al 24,62% della banca modenese, una partecipazione detenuta tramite la società Unipolsai Assicurazioni, controllata da Unipol e prevede regolamento esclusivamente in contanti. La stretta è stata ufficializzata a mercati chiusi nella serata del 2 luglio, e quindi alla vigilia dell’assemblea di Bper, che ha come oggetto il piano di incentivazione e remunerazione legato al nuovo piano industriale che verrà presentato a ottobre, targato dal nuovo Ceo Franco Gianni Papa.

Share swap di Unipol su Bper, cosa ci vedono gli investitori

Perché questo share swap desta l’interesse degli investitori? Il senso è che una quota più rotonda di Unipol in Bper consente alla holding bolognese di diluirsi meno a seguito di una potenziale aggregazione. Gli indizi ci conducono ovviamente a Mps, il cui lockup sulle sue quote è scaduto a inizio mese. Dunque, il Mef può piazzare in qualunque momento nuove quote della banca senese. In tanti puntano il dito su Unipol come candidata numero 1 all’acquisto di una quota che si aggira attorno al 10% anche se Cimbri ha negato ogni interesse (per quanto non abbia voluto escludere alcuna operazione).

Di sicuro, l’operazione è un altro chiaro segnale di quanto lo sviluppo industriale tra polizze e attività bancaria diventi sempre più necessario, a prescindere dal consolidamento bancario. E Bper in questo senso è uno dei perni attorno ai quali Unipol intende costruire il proprio polo, a pochi giorni dalla chiusura dell’operazione di accorciamento della catena, con il superamento della soglia critica del 95% di Unipolsai.

“Mps? Puntiamo a un’operazione tipo Ita – Lufthansa”

La conferenza stampa di Roma sui dettagli della fase uno della fusione tra Ita e Lufthansa è stata l’occasione per tornare sul teema del dossier Montepaschi. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “Vogliamo usare la stessa logica che c’è dietro l’operazione Ita-Lufthansa, non vogliamo vendere per portare dei soldi in cassa, non siamo disperati. Vogliamo fare un’operazione industriale a buone condizioni per l’economia del Paese”.

All’idea che possa spuntare un partner straniero per Mp, Giorgetti ha risposto :”Credo che sia interesse dell’economia italiana avere una pluralità di poli bancari”. Parole che hanno dato nuova benzina al titolo su Piazza Affari, superando il +7% di rialzo.

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