Bravo Capital Partners ha acquisto il 60% di Lorenzi, società con sede a Padova che fornisce microfibra con il marchio Lyliane per pelletteria e calzatura e ha come clienti brand internazionali del lusso e della calzatura tecnica.
Bravo Capital Partners, ricorda un comunicato, è il secondo fondo di diritto lussemburghese di cui è advisor Bravo Invest, fondata da Mauro Vacchini e Fabio Galli,
A cedere la quota è l’imprenditore Lorenzo Lorenzi, che rimarrà socio della società e ricoprirà la carica di amministratore delegato.
L’ingresso del nuovo azionista è volto a supportare Lorenzi in un piano di crescita per via organica e tramite acquisizione di altre realtà industriali coerenti con il progetto. Nel 2019 l’azienda ha realizzato un fatturato di 36 milioni di euro e un ebitda di 7,5 milioni, e una vendita di tre milioni di metri di microfibra all’anno nella sola Europa.
Focus sulla filiera moda
Per Bravo Invest questa è la prima operazione del nuovo fondo, che ha un target di raccolta fino a 120 milioni di euro, in linea con il primo che aveva raccolto circa 100 milioni. Contestualmente al lancio del nuovo fondo, Bravo Invest si è rafforzata con la nomina a partner di Giovanni Saccaggi, già director di Bravo Invest, e con l’ingresso di Corrado di Gaspare come director.
I fondi Bravo Capital, va ricordato co-investono in partnership con Luxempart, società di investimento quotata alla Borsa di Lussemburgo, il cui azionista di riferimento è il gruppo assicurativo Foyer.
L’acquisizione di Lorenzi non è casuale. Di recente, infatti, Bravo ha puntato molto sulla filiera del lusso e della moda. Acquisendo, ad esempio, il 70% del capitale di Jakal, holding che detiene l’intero capitale sociale della conceria Vesta Corporation, nel dicembre 2020. E il 100% di Mengoni & Nassini, società che da oltre trent’anni realizza e commercializza accessori in ottone e acciaio per i settori moda e lusso.
Mengoni & Nassini è stata acquisita in ottica di add-on, attraverso MTW Holding, con le altre società in portafoglio, cioè Metalworks, gruppo formato da tre aziende italiane produttrici di ornamenti per la moda di alto livello: Metalbuttons, Metalplast e Eidp) e la FGF (azienda che produce accessori in metallo).
Nel portafoglio di Bravo Capital, inoltre, c’è il gruppo Arbo, leader nella distribuzione di ricambi e accessori per impianti di riscaldamento e condizionamento, di cui il fondo lussemburghese, insieme a una cordata di investitori finanziari tra cui Ersel Investimenti, holding della famiglia Giubergia, ha rilevato il 95% nel maggio 2018.
Gli advisor
Bravo Capital Partners è stata assistita da Lincoln International in qualità di debt advisor. Per Lincoln International ha lavorato un team guidato da Daniele Candiani (managing director/head of debt advisory Italy – nella foto di copertina) e Matteo Cupello (director).
Bravo Capital, inoltre, è stata assistita da Pedersoli. Lo studio legale ha agito con un team guidato da Francesca
Leverone (nella foto a sinistra) e che ha visto coinvolti Elisa Bertoni ed Edoardo Augusto Bononi.
Russo De Rosa Associati ha assistito Bravo Capital Partners nella tax due diligence e ha seguito gli aspetti fiscali di structuring dell’operazione, con un team coordinato dal name partner Alberto Russo e composto dall’associate Luca Mainardi, da Niccolò Cappelli, da Andrea Ridolfi e da Concetta Letizia Scimè.
Dentons ha assistito le banche finanziatrici Banco BPM e BPER Banca, con un team guidato dal partner Alessandro Fosco Fagotto e composto dall’associate Giulia Caselli Maldonado e dal trainee Giorgio Peli.
Deloitte ha affiancato Bravo Capital Partners in riferimento agli aspetti contabili.
Leoni Corporate Advisors si è occupata degli aspetti di business.
ERM ha seguito i profili ambientali.
Lorenzo Lorenzi è stato assistito da EOS & Partners in qualità di advisor finanziario e legale, con un team composto da Roberto Duchini, Emilio Marcon e da Franco Silvano Toni di Cigoli.
Lorenzo Lorenzi, inoltre, è stato assistito da Franco Castro, dall’in-house legal counsel Giorgia Nichele e dallo studio legale AVVECOMM.
Notaio dell’operazione è stata Giovannella Condò dello Studio Milano Notai.
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