Diventa più semplice e facile per le imprese proteggere le proprie innovazioni in Europa e capitalizzare la propria proprietà intellettuale. Lanciato nella giornata di giovedì primo giugno, il sistema di brevetto unitario coprirà, almeno inizialmente, diciassette stati membri, che rappresentano l’80% del pil Ue. Si tratta di Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo, Slovenia e Svezia.
Minori costi, meno pratiche burocratiche e minori oneri amministrativi per gli innovatori, in particolare per le pmi. Sono alcune delle agevolazioni e dei vantaggi che il brevetto unitario potrà offrire. Il sistema fornirà uno sportello unico per la registrazione e l’applicazione dei brevetti in Europa. E consentirà alle imprese e ad altri innovatori di ricevere anche un unico brevetto ‘unitario’ per le loro invenzioni, valido in tutti gli stati partecipanti. Un modo per andare oltre la necessità di ‘navigare’ nel complesso mosaico di leggi e procedure nazionali sui brevetti, mettendo da parte anche i più costosi requisiti nazionali di convalida applicabili ai brevetti europei.
Due i pilastri del sistema del brevetto unitario Ue. La protezione uniforme in tutti gli stati membri partecipanti, che semplifica e razionalizza le procedure di domanda e applicazione del brevetto. Per ottenerlo occorre chiedere l’effetto unitario all’Ufficio europeo dei brevetti, dopo che un brevetto europeo è stato concesso secondo le norme vigenti della Convenzione. L’altro pilastro è il nuovo Tribunale unificato dei brevetti basato su un accordo internazionale, che consentirà il contenzioso centralizzato sui brevetti unitari. La Corte avrà giurisdizione anche sui brevetti europei non unitari, di cui centinaia di migliaia sono già in vigore (se n’è parlato molto in queste settimane, vi raccontiamo tutto in questa intervista con l’avvocato Laura Orlando)
Brevetto unitario: quanto si risparmia
Come anticipato, i principali vantaggi del nuovo sistema del brevetto unitario sono i costi inferiori per la protezione dei brevetti in Europa: il nuovo sistema elimina la necessità di procedure nazionali di convalida e rinnovo in ciascun paese, che sono più onerose. Un brevetto unitario costerà meno di cinquemila euro in tariffe di rinnovo in dieci anni, invece dell’attuale livello di circa ventinovemila euro per il rinnovo negli stati membri partecipanti.
Anche il divario tra i costi della protezione brevettuale nella Ue e nei principali partner commerciali come gli Stati Uniti o il Giappone verrà notevolmente ridotto. Ci sarà uno sportello unico per la registrazione: basandosi sul brevetto europeo esistente, un nuovo processo semplificato con una domanda unica e gratuita per effetto unitario, concesso dall’Ufficio europeo dei brevetti (Ueb), ridurrà i tempi e i costi necessari per ottenere la protezione brevettuale in più paesi. Viene assicurata una maggiore certezza del diritto nell’applicazione dei brevetti: il nuovo tribunale unificato eliminerà il rischio di decisioni giuridiche divergenti poiché un’unica azione dinanzi all’Upc sostituirà più procedimenti paralleli dinanzi ai tribunali nazionali.
Come ottenere il brevetto unitario: le fasi
La prima fase della procedura per ottenere un brevetto unitario consiste nel depositare una domanda presso l’Ufficio brevetti europeo, che conduce un esame: se positivo, si traduce nella concessione di un brevetto europeo. Questa fase esiste già oggi e rimane invariata. Successivamente, entro un mese da tale concessione, il titolare del brevetto può chiedere all’Ueb di concedere un effetto unitario per gli stati membri partecipanti. Contestualmente il titolare del brevetto europeo può convalidarlo anche in altri paesi non coperti dal sistema, secondo le procedure nazionali già oggi applicabili, in funzione della copertura geografica prevista.
L’Ufficio europeo dei brevetti è stato creato nel 1978 e ha rappresentato un enorme miglioramento rispetto ai regimi brevettuali nazionali esistenti fino ad allora. Tuttavia, una volta concesso un brevetto europeo, ricorda la Commissione, ‘viene scomposto in un insieme di brevetti nazionali indipendenti l’uno dall’altro. In particolare, le controversie in materia di brevetti devono essere affrontate separatamente dinanzi a più tribunali nazionali, con il rischio di decisioni divergenti’. Il dispositivo è in vigore dal primo di giugno.