Il Mef, guidato dal ministro Giancarlo Giorgetti (in foto), ha dato mandato ad un pool di banche internazionali di collocare un Btp a 30 anni per 5 miliardi di euro tramite sindacato del nuovo benchmark Btp a 30 anni, con scadenza primo ottobre 2053 e cedola annua del 4,5%.

Hanno partecipato all’operazione poco meno di 200 investitori per una domanda complessiva pari a circa 26,5 miliardi di euro. La maggiore quota del collocamento è stata sottoscritta dalle banche (il 40,4%), mentre i fund manager ne hanno sottoscritto il 24%. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato una rilevante quota dell’emissione pari al 28,7% (in particolare il 10,5% è andato a fondi pensione e assicurazioni, mentre il 18,2% è stato allocato a istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato il 6,5% dell’ammontare complessivo, mentre una quota residuale dello 0,4% è stata sottoscritta da imprese non finanziarie.

La distribuzione geografica del titolo è stata estremamente diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di più di 20 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati la maggior parte dell’emissione (57,3%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 42,7%. Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento, circa il 53%, è stata sottoscritta da investitori europei, provenienti in particolare da Regno Unito (17,7%), Germania, Austria e Svizzera (9,6%), penisola iberica (7,2%), paesi scandinavi (6,1%), Francia (5,9%), Grecia (5,2%), Benelux (1,3%). Il resto dell’emissione è stato collocato al di fuori dell’Europa, in particolare in Nord America (3,1%), mentre una quota residuale pari all’1,2% è stata allocata presso altri investitori non europei.

Le banche coinvolte

Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato costituito da cinque lead manager, Deutsche Bank A.G., J.P. Morgan Se, Nomura Financial Products Europe GmbH, Société Générale Inv. Banking e Unicredit e dai restanti Specialisti in titoli di Stato italiani in qualità di co-lead manager.

Nuovo Btp Italia il 6 marzo

Il 6 febbraio scorso il Ministero ha annunciato che dal sei al nove marzo 2023 si terrà una nuova emissione del Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale.

Il nuovo Btp Italia, le cui caratteristiche saranno in linea con le precedenti emissioni, avrà una durata di cinque anni ed è previsto un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza, il 14 marzo 2028.

Come di consueto, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi: la prima fase si svolgerà da lunedì 6 a mercoledì 8 marzo, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail) dove verranno soddisfatte tutte le richieste pervenute; la seconda fase avrà luogo nella mattinata del giorno 9 marzo e sarà riservata solo agli investitori istituzionali. I tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì tre marzo.

Come per le precedenti emissioni, i risparmiatori retail potranno sottoscrivere il Btp Italia ovunque si detenga un conto titoli, in banca o presso gli uffici postali anche utilizzando il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading.

Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica Mot (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le seguenti banche dealers: Intesa Sanpaolo e Unicredit.

 

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