Il tetto dei 2,5 miliardi di euro è stato sfondato abbondantemente già dopo due ore e mezzo dall’apertura dell’emissione. Oltre 81mila i contratti superati del nuovo Btp Valore. Con questi dati, le proiezioni danno una richiesta totale minima intorno ai 10 miliardi di euro. Fino a un massimo di 15 miliardi.
La soglia di riferimento resta comunque la raccolta dello scorso febbraio: 18,3 miliardi di euro a febbraio per un Btp Valore a sei anni. Lo scorso autunno, la soglia si era fermata a 17,2 miliardi. La sensazione è che gli ordini non si discosteranno molto da questi numeri. Il governo sta incoraggiando i piccoli investitori a potenziare la propria presenza nel debito italiano. Il motivo? In caso di tensioni sui mercati, li considera molto meno volubili rispetto a quelli stranieri. In buona sostanza, se per qualche motivo le cose dovessero andare male, è meno probabile che si verifichi una fuga di massa.
Il Tesoro dunque chiama i piccoli risparmiatori a quella che di fatto è l’ultima finestra prima del previsto taglio dei tassi da parte della Bce vista l’inflazione in Eurozona al 2,4%, molto vicina all’obiettivo del 2%. Che, salvo imprevisti, interverrà sul costo del denaro prima della Federal Reserve, che invece potrebbe aspettare dopo l’estate. La speranza dell’Esecutivo è che il retail risponda in massa, soprattutto nella giornata di oggi, lunedì 6 maggio, primo giorno di collocazione. C’è tempo fino a venerdì 10 maggio, salvo chiusura anticipata.
Il Btp Valore nel dettaglio
Come quello di febbraio, anche questo Btp Valore avrà una durata di sei anni. Le cedole minime garantite sono del 3,35% per i primi tre anni e del 3,9% per gli ultimi tre. E premio fedeltà dello 0,8% per chi lo detiene fino a scadenza. Complessivamente il Btp Valore, lanciato lo scorso anno, ha raccolto 54 miliardi di euro, grazie a una strategia, quella di Palazzo Chigi, che ha permesso un aumento della quota del debito in mano al retail a l13,8% in gennaio. Un anno prima, e quindi gennaio 2023, era del 9,2% secondo quanto riportano i dati di Banca d’Italia.
Chiaro che la risposta degli investitori retail al nuovo bond sarà monitorata anche alla luce del tallone d’achille dell’Italia: ovverosia i conti pubblici. Il deficit dello scorso anno, al 7,4% del Pil, è stato il più alto nella zona euro. Le proiezioni del governo collocano inoltre il debito pubblico al 139,8% del Pil nel 2026. In questo senso va letto l’allarme lanciato da Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente e specializzata in investimenti di medio lungo termine fondata nel 2011.
“Se, come previsto dal Def 2024, il debito pubblico italiano dovesse superare la soglia dei 3.000 miliardi di euro a partire dal 2025 (oggi siamo a quota 2.900 miliardi NdR), chi investe nel Btp Valore potrebbe andare incontro a forti incertezze”, ha detto il senior portfolio manager Roberto Rossignoli. Già, perché il valore del Btp Valore può oscillare anche a seguito di variazioni del merito creditizio del governo. E a gravare sull’entità del debito fino al 2026, secondo il Mef, sarà soprattutto il Superbonus: 219 miliardi di euro, di cui 160,3 miliardi per super ecobonus e supersisma bonus, più altri 58,7 miliardi per altri incentivi previsti.