Buzzi Unicem sale al 100% del capitale dell’azienda brasiliana Cimento Nacional (Ncpar). E sale anche a Piazza Affari, +1,27% a 39,76 euro ad azione, sempre più vicino alla soglia psicologica dei 40 euro e a ridosso dei massimi storici a quota 39,8.

Nello specifico, il gruppo cementiero di Casale Monferrato ha ricevuto la comunicazione di esercizio dell’opzione put di vendita attribuita al Grupo Ricardo Brennand, avente a oggetto la partecipazione del 50% in Ncpar, che è la joint venture paritetica attraverso la quale Buzzi opera in Brasile dal 2018. Cimento Nacional possiede cinque cementerie a ciclo completo e due centri di macinazione, con una capacita’ produttiva totale pari a oltre 7,2 milioni di ton/anno.

L’investimento complessivo stimato, utilizzando la liquidità disponibile, sarà tra i 290 e 310 milioni di euro. Il prezzo sarà determinato sulla base degli accordi esistenti e potrà variare anche in funzione del tasso di cambio del real, la valuta di riferimento brasiliana. La finalizzazione del contratto è subordinata al via libera dell’autorità antitrust in Brasile e il trasferimento della quota è stimato entro la fine dell’esercizio in corso.

Buzzi, i conti del primo trimestre

Il gruppo Buzzi ha archiviato il primo trimestre con ricavi netti consolidati pari a 894,4 milioni, in contrazione del -6,4% rispetto al 2023. Le variazioni nei tassi di cambio hanno inciso negativamente per 18,3 milioni e, a cambi costanti, il fatturato sarebbe diminuito del 4,5%. Secondo una nota, a pesare sono stati i volumi di vendita di cemento e calcestruzzo in calo rispettivamente del 10,6% e dell’11,2%, penalizzati dalla piovosità del periodo e dal minor numero di giorni lavorativi.

Inoltre, le vendite in Europa Centrale e Polonia hanno subito un andamento particolarmente negativo, mentre il rallentamento è stato meno sensibile negli Stati Uniti. La posizione finanziaria netta positiva a fine marzo, che comprende anche le attività finanziarie a lungo termine, ammonta a 790,5 milioni, contro i 798 milioni di fine 2023.

Quanto alle stime per l’anno in corso, Buzzi ritiene “ragionevole confermare l’evoluzione prevista a fine marzo, ovvero che l’anno in corso possa chiudersi con risultati operativi simili a quelli, estremamente soddisfacenti, raggiunti nel 2023”.

Reazione del mercato

La seconda settimana di maggio per Buzzi Unicem è stata all’insegna del rally: +12% e aggiornamento massimi storici a 38,88 euro per azione, superando il precedente 38,18 raggiunto lo scorso mese di marzo. Livelli record aggiornati nuovamente nella seduta odierna, quella dell’annuncio del deal con Ncpar, dove i 40 euro sembrano ormai raggiunti.

Il trend è positivo nel medio lungo termine. Da settembre 2022 il titolo è cresciuto del 184%, decisivo il rimbalzo sul supporto dei 24,4 euro per azione di novembre 2023, precedentemente resistenza ciclica oltre la quale Buzzi non era mai riuscito ad andare negli ultimi sei anni.

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