L’operazione di Tapestry, multinazionale newyorkese proprietaria dei brand Kate Spade, Coach e Stuart Weitzman che ha annunciato l’accordo per l’acquisto di Capri Holdings, società madre di Versace, Jimmy Choo e Michael Kors, per 8,5 miliardi di dollari, conferma il momento brillante del settore lusso e moda nell’ambito dell’m&a.

Già ventotto le fusioni o le acquisizioni nel primo semestre secondo il più recente aggiornamento del PwC global & Italian M&A trends in consumer markets, per un aumento rispetto all’anno scoro del 21,7%. 

Va meglio solo il comparto food & beverage, con 48 deal annunciati, e specialty retail con 31 transazioni. In aggiunta, sempre nel settore luxury e fashion, si sono registrate altre due operazioni tra luglio e agosto, l’ultima proprio riguardante l’operazione Tapestry-Capri Holding.

Tapestry-Capri Holdings, i numeri

La realtà che nascerà dalla fusione delle due società sarà presente in più di 75 paesi e capace di realizzare un utile operativo di 2 miliardi di dollari nell’esercizio 2022.

La previsione di Tapestry è di realizzare oltre 200 milioni di dollari in sinergie entro tre anni. La nuova realtà conterà più di 33mila dipendenti.

Il prezzo finale, come detto, è di 8,5 miliardi di dollari. La valutazione delle azioni di Capri Holding è di 57 dollari e comprende anche i debiti pregressi. Decisivo il sostegno di Bank of America e Morgan Stanley, che con un prestito di 8 miliardi hanno consentito a Tapestry di concludere l’operazione.

Quotata al Nyse di New York, Capri Holding ha registrato, come detto, un balzo dai 34 dollari ad azione fino a quota 53,9 dollari, sui massimi da febbraio, per un gap up superiore al 50% del valore che aveva il titolo prima dell’annuncio dell’operazione.

Le cinque operazioni più importanti del primo semestre

A gennaio 2023 Morellato acquisisce il gruppo di gioielleria tedesco Christ. Due mesi dopo, a marzo, Made in Italy Fund rileva la maggioranza di Cover 50, società specializzata in creazione e commercializzazione di pantaloni alto di gamma. Si arriva ad aprile: Pattern perfeziona l’acquisto del 100% di Nicol, società emiliana specializzata in maglieria di lusso.

A maggio tocca a Permira e ai suoi fondi l’acquisizione di Gruppo Florence, piattaforma online al servizio dell’industria del lusso di alta gamma. Infine, nel mese di giugno, Prada ed Ermenegildo Zegna entrano con una quota di minoranza nell’azienda di filati di pregio Fedeli.

Prima di Tapestry, a luglio, Kering acquisisce il 30% di Valentino per 1,7 miliardi, mentre Richemont diventa azionista di controllo di Gianvito Rossi, per una quota attorno al 70%.

Lascia un commento

Articolo correlato