Editoriale
Come e perché il peso del Pnrr sarà sempre più rilevante nell’m&a
un altro elemento che potrebbe impattare positivamente e in maniera anche importante l’m&a, che è già nei radar dei vari general partners e consulenti, cioè il Piano nazionale ripresa e resilienza, che prevede lo stanziamento di una mole di risorse destinata – almeno sulla carta – a progetti di sviluppo inonderà settori spesso a elevata frammentazione. Proprio in questi due elementi sta il potenziale di consolidamento e/o investimento da parte di fondi di private equity
Gli investitori istituzionali sono ancora un problema per il private capital
Questi soggetti hanno asset per oltre 200 miliardi ma solo il 3% viene investito negli alternativi. E con il ritorno dei rendimenti sul mercato il dialogo che era iniziato in questi anni rischia di interrompersi
Mps, perché è una partita difficile da chiudere
Alcuni nodi potrebbero rendere più complicata la cessione – obbligata – della banca da parte del Mef, a partire dal prezzo
Qualche riflessione sul mercato nei primi giorni del 2023
Intanto una ripresa delle emissioni obbligazionarie, in particolare quelle green o legate a obiettivi di sostenibilità. Questo per via dei rendimenti in salita ma anche per una maggiore convenienza del mercato rispetto al finanziamento bancario
Qualche domanda per arrivare preparati al 2023
Riguardano tre punti in particolare, ovvero il lavoro, la tecnologia e la liquidità. Ma sarebbero potute essere molte di più
Per i private equity la raccolta sarà più difficile
Negli Usa fondi come Carlyle e Apollo starebbero faticando a raggiungere il target per via del ritorno dei rendimenti sui mercati, ma non solo. In Italia la situazione potrebbe essere diversa ma il problema non va sottovalutato
Ma qualcuno la fa ancora la due diligence?
Ftx, Theranos, WeWork ma anche Bio-On. Oggi la due diligence sembra essere più blanda che in passato, come confermano i crack recenti. E ci sono diverse ragioni
Il crack di Ftx non ha nulla o quasi a che vedere con le criptovalute
Il prodotto al centro del crollo potrà pure essere tech ma avrebbe potuto essere anche altro, ad esempio un mutuo subprime. Il nome ricorda qualcosa?
Nel business la comunicazione deve essere contenuto
Esserci, oggi, è imprescindibile ma questa presenza deve essere finalizzata allo sviluppo del business. Senza contenuto il rischio è di restare anonimi, l’ennesima stretta di mano.
Ciò che sbagliamo quando parliamo di startup
Se pensiamo a una startup l’immagine che ci viene in mente non è la stessa che è in realtà.
Un paese di tela fatto e disfatto da Penelope
Nell’Odissea, Penelope, la moglie di Ulisse, in attesa del ritorno del marito è costretta a sposare uno dei Proci ma decide furbescamente di vincolare la scelta di un pretendente al completamento del sudario che lei stessa tesse durante il giorno e per poi disfarlo durante la notte. L’Italia delle grandi partite pubbliche sembra un po’ come una tela in mano al Penelope di turno e i fondi internazionali, come i Proci, restano in attesa
Quattro ragioni perché con i nuovi npe sarà diverso
La prima, ormai chiara a tutti, è che questa crisi è oggettivamente diversa rispetto a quella provocata dallo scoppio della bolla dei mutui subprime nel 2008.
L’Economist, l’Italia nel mondo e quello storytelling da ripensare
Se la rivista inglese ci dice che siamo i peggiori, i report su Ipo e M&A raccontano un’altra fotografia. Sbagliano loro o noi quando parliamo dell’Italia?
Mps l’aumento c’è ma ora deve liberarsi dal fantasma del passato
Per l’ad Lovaglio è stato faticoso trovare quei 900 milioni. Il motivo è forse un piano che non guarda abbastanza al futuro
Perché servirebbe più corporate venture capital in Italia
Se risorse e idee ci sono, la ricerca dell’innovazione da parte delle aziende – a partire dalle banche – dovrebbe essere la spinta motrice del venture capital e il vero game changer del settore
Quella timidezza dei banchieri verso le fusioni che non possono permettersi
“I figli si facevano anche a tempo di guerra”, mi ha sempre detto mia nonna da quando ho poco più […]
L’inversione del ciclo è arrivata. Cosa dobbiamo aspettarci?
Seppur attesa, l’inversione di tendenza lascia sempre quella sorta di amaro sapore, come la fine di una festa di paese. Ecco qualche punto fermo da considerare
Ey e quello spin-off di mercato che difficilmente si farà
I soci della Big Four dovranno decidere se accettare la divisione delle attività di revisione da quelle di advisory. Ma per quanto l’operazione abbia senso industriale le difficoltà e la reticenza al cambiamento rischiano di affondarla
Qualche riflessione sugli effetti di liquidità e tassi bassi nell’era dell’innamoramento facile
Hipgnosis, la società di investimento che voleva guadagnare sulle royalties degli artisti musicali, è in crisi. Una storia che fa riflettere su alcuni aspetti del mercato di oggi, pronto a inseguire l’hype sui mercati perdendo forse di vista i fondamentali
Quella finanza dimenticata – o quasi – nei programmi elettorali
La finanza non sembra essere un argomento caro alla politica italiana. Lo conferma l’analisi dei programmi elettorali proposti dai principali partiti o coalizioni che stiamo portando avanti su questo giornale. Qualche accenno sulle startup e incentivi all’innovazione c’è, ma mancano proposte su banche, inclusione finanziaria e mercato dei capitali
Le trimestrali hanno ancora senso?
Per molte aziende, da ultima Tod’s, dover conseguire risultati di breve periodo è un vincolo, in un momento in cui serve uno sguardo di lungo