Cero Generation ha chiuso un’operazione di project financing, finalizzato alla realizzazione di un nuovo progetto solare agrivoltaico in Italia. L’impianto dovrebbe entrare in funzione entro la fine del 2023.

Si ricorda che Cero Generation è una società di portafoglio indipendente di Green Investment Group, a sua volta controllata da Macquarie.

I numeri del progetto Castrum di Cero e il Ppa

Il progetto da 48 Mw, noto come “Castrum”, è sito nel comune di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. Una volta in funzione, genererà elettricità rinnovabile sufficiente per alimentare l’equivalente di oltre 32mila abitazioni, evitando così l’emissione di circa 28mila tonnellate di CO2 all’anno. Inoltre, almeno il 65% degli 87 ettari su cui sorge il progetto “Castrum” saranno utilizzati anche per colture agricole.

I ricavi del progetto sono sostenuti da un Power Purchase Agreement (Ppa) a lungo termine con Centrica Energy Trading. L’operazione segue il recente investimento nell’agrivoltaico da parte di Cero, che sta realizzando un anche il progetto Pontinia, impianto da 70 Mw.

Le banche

L’operazione è stata strutturata da Banco Santander, che ha concesso il finanziamento tramite la propria succursale di Milano, Bayerische Landesbank e Siemens Financial Services tramite Siemens Bank GmbH. Bff Bank è invece intervenuta in qualità di banca depositaria.

Gli advisor

Ashurst ha agito al fianco di Cero Generation, con un team guidato dal managing partner Carloandrea Meacci, supportato dall’associate Paolo Gallarà. Per i profili fiscali ha agito il partner Michele Milanese, mentre per gli aspetti relativi ai contratti di progetto e sui terreni ha agito la senior associate Federica Periale. Gli aspetti di diritto amministrativo sono stati curati dalla partner Elena Giuffrè e dal senior associate Gianluca Di Stefano. Il team italiano di Ashurst è stato altresì coadiuvato per la negoziazione dei Ppas e degli altri contratti di progetto dal partner Antony Skinner, dal senior associate Pete Grayson e dall’associate Tom Penton, nonché per gli aspetti relativi ai contratti di hedging dal partner Kerion Ball e dagli associate Pani Ramesh e Ewan Riddel, tutti della sede londinese di Ashurst.

Gianni & Origoni, invece, ha assistito il pool dei finanziatori, con un team coordinato dai partner Ottaviano Sanseverino e Arrigo Arrigoni, coadiuvati dagli associate Martina Morandi e Filippo Sicchiero per gli aspetti relativi alla documentazione finanziaria. Degli aspetti di diritto amministrativo e relativi alla contrattualistica di progetto si è occupata la counsel Maria Loizzi, mentre la counsel Francesca Carlesi e gli associate Giulio Mandelli e Giada Tombesi hanno curato gli aspetti relativi all’attività di due diligence. I profili fiscali dell’operazione sono stati invece seguiti dalla counsel Francesca Staffieri, mentre la negoziazione e finalizzazione dei contratti di hedging dal counsel Simone D’Avolio.

Lascia un commento

Articolo correlato