Tra grandi tonfi e record storici, si sta per chiudere un 2021 che ha visto le criptovalute giocare un ruolo da protagoniste. Ruolo che il prossimo anno potrebbe divenire ancora più centrale. Con la crescita di hype e investimenti attorno al mondo degli nft e dei metaversi, si sta infatti andando a costituire un ecosistema ideale per le criptovalute e le piattaforme di blockchain. Ecco di seguito, allora, cinque crypto da tenere d’occhio nel 2022 oltre l’ormai noto Bitcoin, la prima criptovaluta e sicuramente la più capitalizzata.
Ethereum
Si tratta della principale piattaforma decentralizzata per la creazione e pubblicazione degli smart contract. Molti nft si basano proprio su di essa e la maggior parte dei marketplace di token non fungibili accetta solo eth, criptovaluta nativa della piattaforma, come pagamento. Come anticipato, la recente crescita di investimenti attorno al metaverso potrebbe dare un forte impulso a Ethereum nei prossimi mesi. Ciò potrebbe avvenire in maniera più prorompente qualora la piattaforma riuscisse a limitare le sue due principali criticità: costi di transizione e problemi di scalabilità.
Solana
È considerata la grande rivale di Ethereum. Per sottrarre a quest’ultima rilevanti fette di mercato, punta in particolare sulla velocità della propria blockchain. Per essere così rapida, però, a differenza delle altre principali crypto, è completamente centralizzata. Nello corso del 2021 Solana si è dimostrato un progetto solido, capace di attrarre molta attenzione. Lo scorso giugno, infatti, ha concluso un round di finanziamento, che ha visto una raccolta di oltre 300 milioni di dollari guidata da Andreessen Horowitz, società statunitense di venture capital.
Avalanche
Il progetto nato nel 2020 è stato ritenuto fin da subito uno dei più promettenti e ambiziosi, in quanto si pone l’obiettivo di offrire l’intera gamma delle funzionalità del mondo DeFi. Ciò avviene grazie a tre blockchain integrate fra di loro. La prima consente la creazione nonché lo scambio di asset e la seconda la creazione e pubblicazione degli smart contract. La terza, novità assoluta, offre la possibilità di creare delle blockchain “interne”, funzionanti tramite regole proprie e definibili da contratto, che possono essere impostate in modalità pubblica o privata.
Polkadot
È un protocollo blockchain di ultima generazione che consente l’interconnessione tra diverse chain. La piattaforma è stata creata con l’obiettivo di divenire la base di quello che gli stessi fondatori di Polkadot hanno definito web 3.0 e cioè, appunto, un ambiente virtuale con alla base più blockchain. Ipotizzando, dunque, uno scenario che veda l’emergere di più metaversi, di conseguenza basati non su una, ma più blockchain, l’interconnessione potrebbe divenire un assoluto punto di forza.
Cardano
Nell’ultima parte dell’anno la performance di questa crypto è stata calante. Tuttavia, allargando lo sguardo sull’intero 2021, si nota come il token nativo della piattaforma, denominato Ada, abbia visto crescere il suo valore del 700%, rispetto a inizio anno. La vigilia di Natale Charles Hoskinson, leader del progetto, nonché co-fondatore di Ethereum, ha spiegato che Cardano assumerà nel 2022 una struttura completamente open source e che proseguirà a impegnarsi per l’inclusione finanziaria dell’Africa. La presenza del protocollo è già rilevante in paesi come Etiopia e Kenya.
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