Cnh lascerà Piazza Affari entro la fine dell’anno in corso. Ad annuncialo il direttore finanziario, Oddone Incisa, nel corso della conference call di presentazione dei conti della società.
Incisa, Cnh sarà quotata solo a New York
“Saremo quotati solo a New York entro la fine del 2023. Ulteriori dettagli sul delisting da Milano verranno forniti il prima possibile”, ha detto Incisa. “Stiamo portando avanti il programma di riacquisto azioni proprie da 300 milioni e faremo un altro buyback in occasione del nostro delisting da Milano”.
La decisione di Cnh (di cui Exor, holding degli Agnelli-Elkann, è azionista di maggioranza) di dire addio a Piazza Affari era stata ufficializzata lo scorso febbraio. Dopo Exor, che nei mesi scorsi ha deciso di rimanere quotata solo ad Amsterdam lasciando Milano, un altro pezzo della galassia Agnelli saluta il listino milanese.
I conti di Cnh
Sotto il profilo finanziario, la società ha registrato ricavi consolidati di 6,57 miliardi di dollari nel secondo trimestre (+8% rispetto al secondo trimestre 2022), un utile netto di 710 milioni di dollari, un utile netto adjusted di 711 milioni di dollari, con un risultato diluito per azione e un risultato diluito per azione adjusted di 0,52 dollari.
Il Cash flow assorbito dalle attività operative è pari a 139 milioni di dollari e il Free Cash Flow delle Attività Industriali è pari a 386 milioni di dollari nel secondo trimestre.
“Il team di Cnh Industrial ha realizzato ottimi risultati nel secondo trimestre, capitalizzando sui favorevoli fondamentali dei mercati e su una solida esecuzione operativa. Il nostro segmento Agriculture ha registrato margini da record e, per il primo trimestre nella nostra storia, le vendite nette nel segmento Construction hanno superato un miliardo di dollari. Cnh Business System sta diventando un vero e proprio modello gestionale per stimolare i nostri dipendenti a migliorare i processi e ridurre i costi non necessari. Stiamo continuando nell’azione di trasformazione del business e incrementando i nostri investimenti in tecnologia per orientare la crescita e migliorare i margini through-cycle”, ha commentato il ceo Scott W. Wine.
Confermate le prospettive per il 2023
Secondo il management per l’anno in corso i ricavi di vendita netti sono attesi in crescita tra l’8% e l’11% rispetto all’anno precedente, compresi gli effetti della conversione valutaria. Le spese generali, amministrative e di vendita sono stimate in crescita di non più del 5% rispetto al 2022; il Free Cash Flow delle Attività Industriali è atteso tra 1,3 e 1,5 miliardi di dollari
e le spese di ricerca e sviluppo e spese in conto capitale pari a circa 1,6 miliardi di dollari.