Coima, specializzata nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali, ha rilevato tre immobili nel centro storico di Roma con l’obiettivo di ottimizzarne la gestione attraverso un piano di interventi finalizzato alla riduzione delle emissioni e risparmio energetico. I trophy asset costituiscono il portafoglio di Sapphire, fondo alternativo d’investimento immobiliare riservato a investitori qualificati, di cui Coima diventa gestore e principale investitore.
In particolare, Coima acquisisce le quote del fondo Sapphire finora detenute da Zurich e Morgan Stanley assumendo la gestione del fondo. Gli immobili, con un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro e una superficie totale di circa 45mila mq, sono Palazzo Verospi e Galleria Sciarra e Palazzo Monte.
Coima, strategie e obiettivi
L’operazione è stata finalizzata attraverso Coima Core Fund I e Coima Core Fund II, due fondi partecipati da primari investitori italiani con una strategia di investimento focalizzata sull’acquisto e la gestione di immobili a reddito ubicati nelle principali città italiane.
L’operazione è stata supportata dall’emissione di un sustainability-linked loan –una particolare tipologia di finanziamento le cui le condizioni finanziarie dipendono dal raggiungimento di obiettivi di sostenibilità predeterminati– da parte di un pool di istituti bancari costituito da Credit Agricole e Bper (entrambi in qualità di sustainability coordinator) e Ing.
Gli advisor
Hanno supportato il deal lo studio legale Molinari Agostinelli per la due diligence, la contrattualistica e la negoziazione dei principali aspetti dell’operazione; lo studio Giliberti Triscornia Associati per la negoziazione e contrattualistica inerente al finanziamento; lo studio Gianni & Origoni per l’analisi degli aspetti regolamentari e di governance.
Coima si è avvalsa dell’assistenza legale di Molinari Agostinelli, che ha agito per i principali aspetti dell’operazione con un team composto dai soci Alessandro de Botton e Maria Milano, dalla senior associate Francesca Battistutta, dall’associate Alessio Sini e dal trainee Filippo Ghanaymi, nonché dello studio legale Giliberti Triscornia e Associati per il finanziamento del fondo “Sapphire” con un team composto dal socio Carmine Oncia, dagli associate Sofia Pierro, Edoardo La Bionda e Federica Sinesio, e la trainee Silvia Dalla Quercia.
Lo studio legale internazionale Gianni & Origoni ha assistito Coima per l’analisi degli aspetti regolamentari e di governance inerenti ai rapporti tra i nuovi quotisti del fondo Sapphire, con un team composto dal partner Davide Braghini e dagli associate Luca Milesi e Gaia Corno.
Zurich è stata assistita da Dla Piper con Nicoletta Alfano.
Lo studio Ac Firm Sta del network Annunziata & Conso, con i soci Andrea Conso e Roberto Ferretti, e la senior associate Antonella Santoro, ha agito in qualità di advisor legale di Morgan Stanley.
Il pool di banche che ha finanziato il fondo “Sapphire” costituito da Bper Banca (in qualità di sustainability coordinator, mandated lead arranger e original lender), Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Succursale di Milano (in qualità di facility agent, sustainability coordinator, mandated lead arranger e original lender) e Ing Bank, Succursale di Milano (in qualità di mandated lead arranger e original lender) è stato assistito da Dla Piper con un team coordinato dal partner Giampiero Priori e composto da Flavia Pertica, Carolina Magaglio e Clara Juliette Busin per tutti gli aspetti connessi all’organizzazione e strutturazione del finanziamento ed alla predisposizione della relativa documentazione finanziaria, dalle partner Valentina Marengo e Carmen Chierchia e da Mario Romano, Sabrina Calatroni, Paolo Renzetti e da Samuele Belfrond per gli aspetti amministrativi e di diritto immobiliare dell’attività di due diligence dell’operazione e dal partner Andrea Di Dio e daValentina Trappolini per gli aspetti fiscali.