Fondo italiano d’investimento Sgr ha concluso la prima fase di raccolta del Fondo Italiano Agri & Food – Fiaf, il veicolo settoriale dedicato a sostenere l’agroalimentare. Il fondo ha raggiunto la soglia di 130 milioni di euro grazie al supporto dei Cornerstone Investors, B.F e Cdp Equity, nonché di altri primari investitori istituzionali italiani. La dimensione target è fissata a 300 milioni di euro.
Il piano
Come spiegato in una nota stampa, Fiaf, guidato dai senior partner Pier Felice Murtas e Marco Pellegrino, ha una strategia d’investimento ispirata a innovazione, internazionalizzazione e consolidamento del settore agroalimentare. Il settore rappresenta la prima industria in Italia per valore aggiunto e sinonimo globale di eccellenza del Made in Italy.
Sotto il profilo Esg, Fiaf, che si qualifica come prodotto finanziario che promuove caratteristiche ambientali e sociali. Mira a contribuire all’ammodernamento del settore agroalimentare tramite l’adozione di tecnologie 4.0 volte alla riduzione dei costi e dell’impatto ambientale in ottica di sostenibilità dei percorsi di sviluppo.
Il fondo si inserisce tra i sette nuovi strumenti, tra fondi diretti e fondi di fondi, previsti dal Piano Industriale 2022-2025 di Fondo italiano d’investimento, guidato dall’ad Davide Bertone (nella foto). Il piano prevede attività di investimento su alcuni settori prioritari quali Filiere ed eccellenze del Made in Italy, Lifescience & HealthCare, Industrial Tech & Products, IT/Digital oltre appunto all’Agri & Food.
Quanto genera il settore agroalimentare
Il settore agroalimentare si configura, oggi, come fondamentale per il perseguimento della Missione 2 del Pnrr relativa a “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. Questa assegna circa 3 miliardi di euro alla filiera agroalimentare, per il Green Deal e per i Sustainable Development Goals (Sdgs) relativi al Climate Change.
La filiera, infatti, genera un giro d’affari su base annua, superiore ai 500 miliardi di euro e garantisce occupazione a quasi 3,6 milioni di persone. Negli ultimi anni, il comparto agroalimentare ha confermato la sua rilevanza strategica all’interno dell’economia nazionale e ha un fatturato in crescita nonostante le difficoltà della pandemia. Il settore ha ancora un potenziale inespresso in termini di ulteriore sviluppo nazionale e di crescita delle esportazioni rappresentando una delle filiere più rilevanti del made in Italy.