C’è tanta tecnologia, soprattutto intelligenza artificiale, ma anche fondi di fondi, in modo da suddividere 50 e 50 gli investimenti diretti da quelli indiretti, e un focus sulla fase pre-seed/ seed nel piano strategico 2024 – 2028 presentato Cdp Venture Capital, il braccio di Cassa depositi e prestiti dedicato alle startup guidato dall’ad Agostino Scornajenchi e dalla presidente Anna Lambiase .

Il Piano ha l’obiettivo di arrivare a 8 miliardi di euro di risorse in gestione dai 3,5 miliardi attuali per supportare lo sviluppo dell’innovazione italiana attraverso investimenti sui sette ambiti classificati come più strategici per il Paese ma ancora poco maturi quali AgrifoodTech, SpaceTech, Healthcare & Lifescience, CleanTech, IndustryTech (manifattura avanzata, robotica, industria 4.0 ecc), InfraTech & Mobility e ovviamente AI & Cybersecurity.

“Cdp Venture Capital è partita con una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro nel 2020 che è progressivamente aumentata”, ha spiegato l’amministratore delegato e direttore generale, Agostino Scornajenchi, durante la presentazione del piano chiamato “Shaping the future. “Le masse in gestione erano pari a 3,5 miliardi alla fine del 2023. Riteniamo di superare 5 miliardi alla fine del 2025”, ha aggiunto l’a.d. ritenendo che il mercato possa crescere: “Oggi siamo allo 0,1% del pil e pensiamo di poter raggiungere lo 0,3% al 2028”. Al momento Cdp non rilascia dati sull’andamento dei singoli fondi, ma in media sono le 500 startup sostenute che danno lavoro 7.500 persone – che dovrebbero salire a 10mila e le exit hanno reso in media un ritorno di 3 volte rispetto al capitale investito.

Il piano mette insieme risorse esistenti e/o già provenienti da un commitment da parte degli investitori (ministero delle Imprese e del Made in Italy, Cdp Equity e privati) per un totale di 5 miliardi mentre non è chiara la quota di risorse fresche a disposizione. Di certo, il gruppo punta all’effetto leva e ad attirare capitali privati – per almeno 1 miliardo degli 8 indicati come target aum – secondo il principio del crowding-in, generando un effetto di addizionalità e complementarità all’interno del mercato.

I nuovi fondi

Nel dettaglio, dunque, 1 miliardo sarà investito in AI. Di questa cifra, 500 milioni andranno in un fondo creato ad hoc su AI e cybersecurity mentre l’altra metà sarà un’ulteriore dotazione prevista già da altri strumenti di Cdp Vc e saranno tutti investiti secondo questa ripartizione:  120 milioni di euro dedicati al trasferimento tecnologico, anello di congiunzione tra ricerca universitaria e mercato; 580 milioni di euro di investimenti in startup con applicazioni settoriali per rafforzare gli attori già esistenti; 300 milioni di euro di investimenti in aziende mature pronte a scalare all’estero e diventare i futuri campioni nazionali.

Un altro miliardo andrà per l’infrastruttura a sostegno della fase pre-seed/seed con l’obiettivo di realizzare oltre 150 proof of concept, sviluppare oltre 50 corporate venture building e accelerare oltre 250 startup. Agli investimenti diretti in quei sette ambiti specificati andranno 2 miliardi dei quali 1,3 per il lancio di 7 nuovi fondi con l’obiettivo di investire in almeno 150 startup e 600 milioni- dei quali 440 già stanziati – per un fondo late stage generalista.

Infine, ed è ciò che ha reso soddisfatti i player del settore, 2,2 miliardi saranno dedicati al lancio di nuovi fondi di fondi, fra i quali uno internazionale per venture che reinvestiranno in Italia e uno nazionale con l’obiettivo di investire in 50-70 fondi di vc. “Notiamo con soddisfazione come il piano strategico presentato oggi dall’ad Scornajenchi tenga conto di alcuni dei suggerimenti che erano stati avanzati dalla nostra associazione nella fase di stesura. Apprezzabili in particolare sono l’espressione della volontà di investire in maniera indiretta in modo crescente, con l’auspicio che questo metodo divenga sempre più centrale nella implementazione del piano, e il focus su verticali specifiche, che possano contribuire al rilancio economico e sociale del Paese”, ha commentato al riguardo Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance.

 Mercato a 5,5 miliardi

Il lavoro è dunque concentrato non tanto sul recuperare risorse in se ma sul dare una direzione allo sforzo e all’attività di Cdp Vc, che passa dall’avere un approccio generalista a uno focalizzato in ambiti specifici e a essere un catalizzatore di risorse dal mercato nonché supporto alle startup tramite gestione attiva e value creation.

La stima è che il mercato italiano del venture capital raggiunga i 5,5 miliardi di euro nel 2028 rispetto a 1,1 miliardi nel 2023 e agli 1,5 previsti per il 2025. Il Piano Industriale 2024-2028 di CDP Venture Capital, con un target di raccolta di capitali privati da investitori nazionali ed esteri pari a 1 miliardo di euro al 2028, intende rispondere in modo puntuale ai bisogni del Venture Capital del nostro Paese, delineando obiettivi e linee strategiche orientati a consolidare questo mercato, dalle fasi iniziali di sviluppo fino ad accompagnare le aziende più mature nel percorso di quotazione”, ha aggiunto Lambiase.

Le parole dell’ad Scornajenchi

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