I processi di D&I e welfare sono leve di business fondamentali per le aziende. Aumentano la produttività, invogliano i lavoratori e li trattengono il più a lungo possibile mettendo al centro il benessere e le politiche anti-disuguaglianze. Con un paradosso rispetto al passato. Le misure crescono di attrattività come conseguenza della riduzione della capacità di sostegno dello Stato Sociale nei confronti dei cittadini: dall’assistenza sanitaria e previdenziale ai nuovi diritti delle famiglie arcobaleno. Così le banche compensano il divario seguendo un particolare mantra: non solo più processi ma più soggetti legati al dipendente ai quali destinare le misure. Qual è la situazione? 

Parks Liberi e Uguali: “Servono strumenti nuovi per misurare le politiche”

Il Parks LGBT+ Diversity Index 2023, unico benchmark italiano realizzato dall’Associazione Parks Liberi e Uguali per le aziende che hanno deciso di creare valore attraverso ambienti di lavoro inclusivi per i colleghi LGBT+, ha testato 86 imprese tra cui Unicredit, Banco BPM, BNL – BNP Paribas, Deutsche Bank, Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo. “Le aziende ci chiedono strumenti nuovi per la misurazione D&I, non solo quantitativi ma qualitativi”, specifica Igor Suran, direttore esecutivo. “Per la riduzione del gender gap se guardiamo a KPI molto specifici, per esempio quante donne abbiamo nella piramide a partire dalla base verso l’alto, è facile vedere se si è passati per esempio dal 4% al 12%”. Diverso invece misurare la D&I per un altro tema come la disabilità motoria: “Il KPI può essere avere le porte larghe, avere gli ascensori, ma qui sto semplicemente rispondendo alla legge. Sarebbe invece interessante capire quanto aver creato delle facilitazioni per le persone impatti il mio bottom line”. 

L’estendibilità di congedi e benefit al nucleo famigliare 

L’estendibilità dei benefit aziendali è uno degli elementi di valutazione degli ambienti inclusivi. Il 93% del campione del Diversity Index 2023 di Parks ha esteso auto aziendali e polizze anche ai coniugi del dipendente. L’81% li prevede anche per i conviventi di fatto eterosessuali e omosessuali. Se guardiamo però al genitore non riconosciuto, come nel caso di due padri, il dato si ferma solo al 52%.

Migliori i risultati sui giorni di congedo per i neo papà. Unicredit dispone di 10 giorni extra rispetto a quanto previsto per legge, anche nel caso di adozione e affiliazione. Stessi giorni extra per Intesa Sanpaolo, fanno sapere dalla banca. L’Istituto prevede anche il riconoscimento di un’integrazione economica di 10 punti percentuali rispetto alla quota retribuita prevista dalla normativa nazionale e amplia i congedi alle unioni civili, alle unioni di fatto e a favore dei figli del coniuge.

Aumentano le assenze retribuite con le banche del tempo 

Un altro parametro di flessibilità e potenziale benessere è il tempo extra per assenze retribuite in aggiunta ai congedi e agli ordinari permessi. La “banca del tempo” di Intesa Sanpaolo, spiegano dall’istituto guidato da Carlo Messina, è costituita da una dotazione iniziale di 65mila ore annue messa a disposizione dall’azienda. Ogni persona ha poi la possibilità di donare permessi o ferie, che l’azienda implementa con un uguale quantitativo di tempo. “Fin dal 2015 abbiamo potuto aiutare quasi 8mila colleghi, mentre nel 2023 circa duemila colleghi hanno utilizzato 130mila ore”, spiegano. L’utilizzo della banca del tempo è stato poi esteso “per l’assistenza a familiari anziani o non autosufficienti, l’attenzione alle esigenze legate a disagi comportamentali o disturbi dell’età evolutiva dei figli minorenni, l’assistenza al coniuge, ai familiari e agli affini entro il secondo grado in occasione di interventi chirurgici”. 

Premi di produttività in crescita e attenzione alle armonizzazioni di trattamento tra i dipendenti 

Infine i premi di produzione. Banco BPM nel 2024 ha aumentato l’importo del premio di produttività del 20% rispetto all’anno precedente, con i 1800 euro fruibili in servizi destinati ai dipendenti. Record invece per Unicredit con un premio, da totalizzare tra conto welfare e contributo polizza denti, che può arrivare fino a 2.200 euro netti: circa il 40% rispetto a quanto corrisposto per il 2022.

Attenzione infine alle politiche di armonizzazione dei precedenti trattamenti in materia assistenziale destinati ai dipendenti delle società entrate a far parte con il tempo dei gruppi bancari; un potenziale bacino di disuguaglianze. Il Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo è attivo dal 2011 con questo scopo, mentre sempre Banco BPM ha stanziato nel 2024 5,8 milioni di euro da destinare alla riduzione delle differenze. 

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