Claudio Costamagna (nella foto a sx), con la sua CC& Soci, e Alberto Minali (nella foto a dx) lanciano una spac dedicata all’assicurativo.

Revo, questo il nome del veicolo, con un target di raccolta iniziale di 200 milioni di euro punta a individuare e quindi ad acquisire una società del settore assicurativo per realizzare, post business combination, un gruppo nel settore che abbia una forte vocazione insurtech e specializzato nel segmento delle specialty principalmente al servizio delle pmi e nel nuovo mondo dei rischi parametrici.  Il progetto vede già la presenza di tre cornerstone investor, cioè Vittoria Assicurazioni, Fondazione Cariverona, Scor Reinsurance Group, che hanno aderito con 15 milioni di euro ciascuno e vincolo di lock up di un anno dalla quotazione. In particolare, i cornerstone investor investiranno 1 milione di euro ciascuno prima della quotazione con capitale totalmente a rischio, subordinato rispetto alle azioni ordinarie, a garanzia delle spese di gestione in aggiunta all’investimento iniziale dei promotori.

L’avvio della fase di collocamento, per investitori istituzionali, è previsto per l’11 maggio prossimo e sarà curato da Intesa Sanpaolo e Ubs, in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner, ed Equita, in qualità di joint bookrunner, nomad e specialist. L’ammissione al segmento Aim di Borsa Italiana è attesa verso la fine di maggio 2021 mentre obiettivo dei promotori è quello di trasferire la spac, post business combination, sul mercato principale Mta.

 La spac

A differenza di altre spac, in quella lanciata da Costamagna e Minali, spiega un comunicato stampa, non è prevista la conversione immediata delle azioni speciali in ordinarie nella fase di business combination ma soltanto al raggiungimento di un significativo apprezzamento di valore per l’investitore, cioè al superamento di due soglie di prezzo (rispettivamente 12,50 euro e 14,00 euro per azione). Inoltre i promotori, oltre a guidare la società, saranno vincolati al progetto per un periodo di cinque anni e il veicolo detenuto dai promotori investirà una cifra superiore a 7 milioni di euro, oltre il 3,5% del totale della raccolta obiettivo della SPAC, un ammontare che si colloca nella parte alta della forchetta di mercato.

In caso di opa promossa sulla base di un prezzo di riferimento inferiore a quello iniziale di collocamento (10 euro per azione), viene garantito lo stesso trattamento per investitori e promotori.

I promotori ricopriranno i ruoli apicali della gestione operativa della combined entity e in particolare  Claudio Costamagna assumerà la carica di presidente, Alberto Minali andrà a ricoprire quella di amministratore delegato mentre Simone Lazzaro sarà il chief underwriting officer, Jacopo Tanaglia il chief financial officer e Stefano Semolini il general counsel.
Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da Costamagna (presidente), Minali (ad), Elena Biffi (attualmente in cda Fineco), Elena Pistone (specialista insurtech) e Ignazio Rocco di Torrepadula (fondatore di Credimi). I componenti del Collegio Sindacale saranno Alfredo Malguzzi (Presidente), Rosella Colleoni e Alessandro Copparoni.

Il settore

“Abbiamo scelto il mercato delle specialty lines perché è solo parzialmente coperto dagli operatori tradizionali e quello, non ancora esistente, dei rischi parametrici con cui vorremmo cambiare il paradigma del business assicurativo – ha commentato Minali – Andremo a sottoscrivere rischi che necessitano di un bagaglio di competenze altamente specializzato e accompagnato da un modello che punta alla velocizzazione dei processi di valutazione. Vogliamo aumentare l’efficienza operativa e puntare alla soddisfazione dei distributori e dei clienti”.

“Secondo le stime – ha aggiunto Costamagna – il mercato italiano dei rischi specialty ammonta complessivamente ad oltre 1,1 miliardi di euro in premi e riteniamo che il nostro progetto possa essere una soluzione alla carenza di offerta assicurativa a fronte di una domanda costante da parte delle pmi. Una categoria di imprese che finora non ha trovato un adeguato supporto da parte dei grandi player assicurativi. Il mercato dei rischi parametrici, con innovative soluzioni assicurative, pensiamo possa rappresentare un elemento di assoluta novità nell’offerta assicurativa”.

Nel dettaglio, la spac lanciata da Costamagna e Minali, nel segmento specialty vuole automatizzare il processo di analisi e di valutazione dei rischi per poter rispondere più efficacemente alle richieste del mercato mentre nell’ambito dei rischi parametrici Revo utilizzerà anche la tecnologia blockchain per certificare le transazioni, ridurre i contenziosi e abbattere i costi di liquidazione dei sinistri, la cui gestione avverrà in modo totalmente automatizzato.

Gli advisor

Revo è stata assistita dallo Studio internazionale Gianni&Origoni, con un team guidato da Emanuele Grippo coadiuvato dal senior associate Edoardo Brillante e dall’associate Nicola Musicchio, dal notaio Filippo Zabban (Studio ZNR notai) e da PwC, il cui team multidisciplinare è stato coordinato dal dott. Flavio Fidani.

Latham & Watkins ha assistito le banche con un team guidato da Antonio Coletti e composto da Guido Bartolomei, Marta Negro e Lorenzo Rovelli.

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