Avrebbe avuto il sostegno informale del governo italiano Credit Agricole, nell’operazione con cui ha innalzato la propria quota in Banco Bpm dal 9,9% a un potenziale 15% tramite l’uso di derivati. Lo ha rivelato l’agenzia internazionale Reuters, a cui hanno riferito due fonti vicine al dossier. L’istituto francese ha anche annunciato di voler chieder il via libera della Bce per arrivare fino al 19,99%.

Diventa così sempre più probabile una battaglia con Unicredit per il controllo del Banco anche se la banca di piazza Gae Aulenti si è detta pronta a sedersi con Credit Agricole per discutere, mentre dalla Francia fanno sapere di non aver alcuna intenzione di lanciare un’offerta pubblica di acquisto su azioni Banco Bpm.

Le contromosse di Unicredit e Banco Bpm

Il Sole 24 Ore ritiene che l’istituto guidato da Andrea Orcel potrebbe aver sottoscritto a sua volta derivati con una banca d’affari per sbarcare nel capitale di Banca Bpm con una quota iniziale di peso, al momento opportuno.

Intanto però anche Banco Bpm si tutela: sempre Reuters ha rivelato che si sta preparando a conferire a Citigroup e Lazard il mandato di consulenza finanziaria per l’Ops lanciata da UniCredit. l’istituto guidato da Giuseppe Castagna valuta una richiesta alla Consob per avere una deroga dalla passivity rule, ovvero la norma che vieta azioni difensive contro un acquirente se non con il consenso di un’assemblea.

Reazione del mercato

Unicredit cede il -0,7% a Piazza Affari dopo la prima ora di scambi, in area 38,8 euro ad azione, mentre Banco Bpm innesca un nuovo rally guadagnando il +2,2%, a 7,6 euro ad azione, aggiornando i massimi da gennaio 2016. Comparto bancario contrastato in questo inizio settimana: sotto la parità anche Pop Sondrio, Bper e Finecobank. Meglio Banca Generali (+0,5%).

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