Bankitalia e Mef tentano di rassicurare i mercati dopo il salvataggio di Credit Suisse, avvenuto nella notte, da parte di Ubs. Gli impatti per il sistema bancario italiano saranno insignificanti perché gli istituti italiani continuano a mostrare una certa resilienza.

Giorgetti: in Italia situazione sotto controllo. Colpisce priorità ad azionisti

“Credo che la situazione in Europa sia sotto controllo. Siamo in costante contatto con le autorità di regolamentazione. Soprattutto per il sistema bancario italiano siamo tranquilli”, ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti, in occasione di un evento organizzato da Intesa Sanpaolo.

Le ripercussioni sul sistema bancario italiano, ha aggiunto, sono “sostanzialmente insignificanti. Mi sembra che adesso i mercati si siano un attimino calmati”.

Il ministro ha sollevato delle perplessità sulle modalità con cui è stata realizzata l’operazione di salvataggio della banca svizzera. “ Siamo sorpresi tra l’ordine di priorità di garanzie tra azionisti e obbligazionisti però le autorità europee mi sembra abbiano ribadito l’ordine delle priorità. Io però non vado a sindacare su quello che fanno gli altri”

La messa in sicurezza di Credit Suisse

Nella notte in un comunicato Ubs ha annunciato l’acquisto di Credit Suisse per oltre tre miliardi di euro. La principale banca svizzera otterrà 100 miliardi di liquidità dalla Banca centrale svizzera per far fronte ad eventuali perdite di Credit Suisse. L’operazione da un lato porterà alla nascita di una delle maggiori banche europee, dall’altro ha scongiurato un effetto domino che avrebbe avuto conseguenze importanti su tutto il sistema bancario, europeo e non.

In base ali accordi Ubs acquisirà Credit Suisse per 0,76 franchi svizzeri per azione, per un valore complessivo di 0,3 miliardi di franchi svizzeri. L’elemento di maggiore evidenza per i privati è l’azzeramento deciso dalle autorità di mercato svizzero delle obbligazioni Additional Tier 1 per 16 miliardi di franchi. Questi strumenti furono lanciati circa un anno fa proprio come meccanismo per assorbire le perdite. La svalutazione determina quindi un rafforzamento della posizione finanziaria della banca e quindi una riduzione delle passività.

Visco, le banche italiane sono solide

Anche il governatore della Banca d’Italia ritiene che non ci siano particolari criticità per gli istituti di credito italiani. “I problemi di Credit Suisse non sfuggivano ai radar”, ha detto Ignazio Visco. “In Europa abbiamo tutti gli strumenti per fronteggiare crisi di liquidità. Non rileviamo nelle nostre banche problemi di capitalizzazione e di liquidità”.

Secondo Visco “il sistema finanziario europeo non è direttamente coinvolto. Si tratta sostanzialmente di un problema di rischi di contagio, perché la fiducia è qualcosa di molto impalpabile da mantenere e la vigilanza ne è ben consapevole. Abbiamo, però tutti gli strumenti per far fronte a qualsiasi problema di liquidità ma non rileviamo problemi di capitalizzazione e liquidità nelle nostre banche”.

Allargando lo sguardo Oltreoceano, il governatore ritiene che sia necessario inserire anche in Europa uno strumento di protezione del sistema bancario, sulla falsa riga di quanto accade in America. “La maggior parte dei depositi della Silicon Valley Bank non era protetta e la risposta delle autorità americane è stata molto rapida e molto forte. Quello che esiste negli Stati Uniti, la Federal Deposit Insurance Corp è qualcosa che noi non abbiamo in Europa e dobbiamo assolutamente mettere in atto perché serve uno strumento di protezione dei depositi per la risposta alle crisi di banche di medie dimensioni”.

Calibrare con attenzione l’aumento dei tassi

Un altro tema che ha tenuto banco è stato quello degli aumenti dei tassi di interesse che le banche centrali stanno portando avanti. Secondo il ministro Giorgetti, è “uno strumento utile per domare l’inflazione ma va calibrato con molta attenzione perché può causare qualche problema di stabilità finanziaria”.

Per Visco, l’urgenza è quella di portare l’inflazione sotto il 2%. “Deve essere la nostra stella polare”, ha detto il governatore. La direzione sui tassi è chiara, l’inclinazione è certa; anche se occorre agire con prudenza e valutare caso per caso o come diciamo nei comunicati, meeting per meeting, sulla base dei dati disponibili”.

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