La ricchezza totale per adulto in Italia ha subito un calo di oltre 13mila dollari tra il 2021 e il 2020. Si tratta di una delle peggiori performance a livello globale, seconda solo a quella del Giappone la cui ricchezza per adulto è variata in negativo di oltre 14mila dollari. È questa una delle principali evidenze che emergono dal tredicesimo Global Wealth Report redatto dal Credit Suisse Research Institute. L’analisi ha rilevato in generale un rallentamento per l’intera Europa, regione che ha fatto registrare le crescita di ricchezza più contenuta a livello globale. Dato che lo studio è stato svolto in dollari statunitensi ai tassi di cambio correnti, a influenzare queste cifre è in parte anche l’apprezzamento della valuta nel corso dell’anno.

La ricchezza globale aggregata a fine 2021 ammontava a totali 463.600 miliardi di dollari, in aumento su base annuale di 41.500 miliardi di dollari, pari al +9,8%. La regione del mondo la cui ricchezza è cresciuta maggiormente è quella del Nord America, con un balzo del +15,5%, seguita a stretto giro dalla Cina (+15,1%). Fanalino di coda di questo ranking, come già anticipato, l’Europa, la cui ricchezza ha avuto un incremento di soli 1,5 punti percentuali.

In termini assoluti, tuttavia, con 106.330 miliardi di dollari di ricchezza l’Europa resta la seconda regione più ricca, preceduta dal Nord America (158.199 miliardi di dollari) e seguita dalla Cina (85.107 miliardi di dollari).

I Paesi la cui ricchezza per adulto è cresciuta maggiormente tra il 2020 e il 2021 sono Nuova Zelanda (+114.298 miliardi di dollari), Stati Uniti (+73.630 miliari di dollari) e Australia (+66.354 miliardi di dollari).

La distribuzione della ricchezza a livello globale

A fine 2021 il 48,82% della ricchezza globale, pari a circa 227.700 miliardi di dollari, si trovava in mano al 1,2% della popolazione. Secondo la previsioni del Credit Suisse Research Institute questa estrema polarizzazione dovrebbe trovare un maggior equilibrio nei prossimi anni, portando i miliardari a divenire nel 2026 l’1,6% della popolazione mondiale.

Si tratta sicuramente di una buona notizia, ma che vedrà ridimensionata la potenza economica dell’Europa.

Il calo dei milionari europei e il ridimensionamento del ruolo economico dell’Europa

A certificare una riduzione del ruolo dell’Europa nello scenario economico globale non è solo il tasso di crescita della ricchezza più basso, ma anche il numero di miliardari per Paese. Questo indice ha visto nell’ordine Giappone, Italia e Germania perdere il maggior numero di miliardari. Nell’ordine il gruppo dei più ricchi per i tre Paesi citati è calato rispettivamente di 395mila, 135mila e 58mila unità.

Ma a vedere una contrazione del gruppo dei miliardari sono stati anche altri Paesi Ue, come Paesi Bassi, Belgio, Francia, Spagna, Austria e Portogallo. Mentre il club dei ricchi si è ampliato maggiormente negli Stati Uniti, in Cina e in Canada.

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