Credito Fondiario si fa in due, anzi in quattro. La società attiva nella gestione di crediti separa l’attività di gestione di sofferenze e illiquidi dalla banca, che si svilupperà come challenger bank evoluta, focalizzata su pmi e corporate italiane. Il gruppo dedicato dedicato alla gestione e investimento di crediti deteriorati e illiquidi prende il nome di Gardant. La challenger bank proseguirà come Credito Fondiario, ma l’amministratore delegato, Iacopo De Francisco, ha preannunciato un cambio di nome.
La riorganizzazione è stata presentata nel corso di un incontro con la stampa.
Nasce Gardant per fornire credito alle aziende distressed
Il presidente di Credito Fondiario (che tale resterà nella banca), Panfilo Tarantelli, ha spiegato che l’operazione avviene attraverso una scissione proporzionale, “con Elliott e Tages che avranno lo stesso peso negli azionariati dei due gruppi”. Azionista di controllo del nuovo gruppo è, in continuità con la situazione attuale, il fondo di investimento americano Elliott, attraverso la controllata Tiber Investments, con una quota pari a circa 87%. Membri del management team e altri investitori privati detengono il residuo 13%.
L’altra novità della riorganizzazione è la creazione di una società di gestione del risparmio, guidata in qualità di amministratore delegato da Guido Lombardo (al centro nella foto di copertina), che ha già avviato la raccolta di un fondo, con un obiettivo compreso fra 300 e 500 milioni di euro, per fornire credito alle aziende in condizioni distressed.
Il management di Credito Fondiario, come detto, vedrà De Francisco quale amministratore delegato e Tarantelli presidente. Gardant sarà guidata da Mirko Briozzo (a destra nella foto di copertina) in qualità di amministratore delegato; Flavio Valeri (a sinistra nella foto di copertina) ricoprirà la carica di presidente di Gardant. Antonino Turicchi, già direttore generale di CDP, è stato nominato presidente di Gardant Investor Sgr. Bruno Manzone, professionista e fondatore dello Studio Legale Manzone, è stato nominato presidente di Master Gardant. Massimo Cremona, docente in Università Cattolica di Milano, sarà presidente del collegio sindacale di Gardant e altre società del gruppo.
Gardant nasce con oltre 45 miliardi in gestione, 20 miliardi in special servicing, oltre 300 professionisti e un track record di oltre 1,2 miliardi di investimenti. A capo di Gardant vi sarà una holding omonima, a cui faranno capo le società dedicate all’attività di master e special servicing Master Gardant, Special Gardant e Gardant Liberty Servicing, oltre a Gardant Investor Sgr, la società di gestione del risparmio specializzata in fondi alternativi nel settore del credito. Insomma, il Credito Fondiario si fa in quattro.
Ipo accantonata per la nuova challenger bank
I membri del management hanno spiegato la ratio che ha portato alla riorganizzazione del gruppo. De Francisco non ha nascosto il peso avuto dal calendar provisioning della Bce, che penalizzerà le banche che sono anche debt purchaser. Da qui l’esigenza di separare l’attività bancaria da quella di gestione dei crediti non performing. “Abbiamo fatto presente questo a Bruxelles”, ha spiegato De Francisco, “abbiamo riscontrato grande sintonia e disponibilità a rivedere la norma, ma con tempi troppo lunghi rispetto alle nostre esigenze”.
Il management di Gardant ha sottolineato lo spazio per fornire, attraverso lo strumento dei fondi raccolti dalla sgr, credito alle aziende che si trovano a corto di liquidità, tipicamente classificate come unlikely-to-pay nei bilanci delle banche. Valeri, parlando delle moratorie sui crediti, che ammontano a circa 250 miliardi, ha notato che le stime parlano di circa 50-80 miliardi che passeranno a deteriorati, pesando sui bilanci delle banche. Insomma, c’è bisogno di soggetti che aiutino il sistema del credito a “mantenere la media degli npe nei portafogli delle banche attorno al 5% lordo”.
Tarantelli, pur precisando di non potersi fare interprete dei piani di Elliott, ha detto di non ritenere che l’investment company “abbia intenzioni immediate di uscita”. Tarantelli, inoltre, ha aggiunto che l’ipotesi di quotazione borsistica di Credito Fondiario, che era stata messa in cantiere nei mesi scorsi, “non è una priorità strategica nell’immediato”.
A proposito del primo fondo raccolto dalla sgr, Lombardo ha detto di attendersi il first closing “entro la fine dell’anno”. E ha detto che a breve ne seguiranno altri. Lombardo ha sottolineato come una raccolta di 500 milioni si traduca in una capacità di investimento di 1,5 miliardi circa per l’acquisto di crediti. Briozzo ha ricordato che gli 1,2 miliardi di investimenti, in termini di price purchase, sinora effettuati dal Credito Fondiario si siano tradotti nell’acquisto di crediti per 7-8 miliardi in termini di gross book value.
Gli advisor
L’operazione di costituzione del nuovo gruppo è stata realizzata con il supporto di Chiomenti quale legal
counsel per la ristrutturazione societaria. Legance ha agito come legal counsel per la costituzione di Gardant Investor
Sgr. PwC Strategy& ha ricoperto il ruolo di advisor industriale. BE DigiTech Solutions è advisor IT. Accenture veste i panni di PMO del progetto di riorganizzazione. Lo Studio Pessi è legal counsel per le tematiche giuslavoristiche. Bonelli Erede ricopre l’incarico di legal counsel per altre tematiche HR.