Non chiamateli “scarti” o “rifiuti”. Ogni prodotto, usato o meno, scarto o no, può avere una seconda vita. E proprio questa convinzione ha dato vita a due startup presentate nella special edition degli Aperitech by Dealflower in collaborazione con Mamacrowd, e cioè Biova ed Eso Recyciling, due realtà che presto sbarcheranno sulla piattaforma di crowdfunding.

Dal pane alla birra

“Economia circolare significa dare una seconda opportunità a quegli scarti che per qualche motivo non ce l’hanno fatta”, ha spiegato Franco Dipietro, founder & ceo di Biova Project, durante l’aperitivo. “L’obiettivo è dare una seconda vita a questi prodotti e in particolare al pane: al giorno in Italia si registrano 1.300 tonnellate di pane avanzato, cioè un terzo della produzione totale. Per questo abbiamo cercato di capire come trasformare il pane invenduto in un prodotto riutilizzabile e la birra è stato il primo concept”.  L’economia circolare è questa, d’altronde. Ma non è facile da realizzare: “”L’attività principale che svolgiamo è il recupero logistico, cioè fornire uno spazio a questi alimenti per capire quale seconda vita dare loro. Poi, oltre alle difficoltà classiche del fare impresa c’è anche l’impresa del cambiamento culturale, cioè lavoriamo per far capire l’essenza dell’economia circolare e da un lato convincere chi ha pane avanzato a riutilizzarlo e dall’altro i clienti a credere nel prodotto”.

A livello pratico, “sostituiamo il 30% della materia prima: con 150kg di pane produciamo 2.500 litri di birra con un risparmio di 150 kg di co2. Una birra sostenibile, dalla quale abbiamo avviato anche altri prodotti come snack”.

La società fondata nel 2019 da Dipietro ed Emanuela Barbano, già presente sugli scaffali con una gamma di birre estratte da pane invenduto, sfridi di pasta e rotture di riso, ha appunto avviato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd per finanziare la crescita con progetti per espandere la propria capacità di recuperare invenduti, tramite la creazione di nuove unità Surplus treatment unit. Sono in pratica centri di stoccaggio e trasformazione dei surplus alimentari in nuove materie prime. Con l’obiettivo minimo di nuovi finanziamenti per 400 mila euro, la cifra è stata raggiunta in appena cinque giorni.

Oltre l’ufficio

Economia circolare o upcycling, cioè riciclo, anche dall’ufficio. Nicolas Meletiou è managing director di Eso Recycling,  azienda specializzata nel ritiro dei rifiuti da ufficio, dalla carta al toner, che ricicla producendo materiali per lo sport, accessori e altri prodotti utili: “Quando abbiamo iniziato non era ancora chiaro cosa fosse l’economia circolare, dal 1999 cioè oltre 20 anni fa, e neanche la raccolta differenziata”, ha spiegato Meletiou. Oggi con Eso Recycling, da nord a sud, offre una flotta di mezzi propri e personale dipendente specializzato – gli ESOdrivers – ESO provvede alla raccolta dei rifiuti presso le aziende, e da loro una seconda vita all’insegna dello sport.

A tal proposito, ogni anno nel mondo vengono prodotte oltre 24 miliardi di calzature, di cui il 90% (circa 20 milioni di tonnellate) finisce in discarica o negli inceneritori, danneggiando l’ambiente (fonte: World Footwear Yearbook). Eso interviene anche recuperando calzature dismesse, materiale da lavoro e anche copertoni da bicicletta, palline da tennis e indumenti, che vengono raccolti in tutto il paese presso negozi, amministrazioni comunali e federazioni sportive.

A differenza di altre gomme riciclate presenti sul mercato, il granulo prodotto da Eso Recycling ha caratteristiche tecniche e funzionali simili alla gomma di nuova produzione. Questo rende la gomma riciclata di Eso Recycling un’alternativa più accessibile dal punto di vista dei costi, senza compromettere l’uso di risorse naturali.

Supporto finanziario

“Per aziende piccole e in particolare startup è difficile reperire le risorse”, ha spiegato poi Federico Rastelli, head of startup segment di Mamacrowd. “Un’alternativa è trovare capital in crowd e qui si inserisce Mamacrowd che mette in contatto aziende in crescita con investitori che vogliono diversificare gli investimenti, potenzialmente anche con ritorni importanti. Prima tutto questo era complicato, oggi investire in questi asset è molto più semplice”.

Mamacrowd lo fa dal 2016 e ha finanziato oltre 200 progetti, “non solo con startup o pmi ma di recente anche con il real estate, cercando di diventare una piattaforma di crowdinvesting che permetta all’investitore, con pochi clic, di accedere a opportunità di investimento in sicurezza”.

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